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Yacht bloccati in porto, "Intervenire subito"

Il presidente della Port Authority Pisano chiede a Regione e porto di Livorno di sbloccare la situazione nel tratto d'ingresso: "Un danno d'immagine"

Salvatore Pisano

La Port Authority di Pisa chiede l'intervento della Regione. A preoccupare il presidente Salvatore Pisano, infatti, è il tratto di accesso al porto di Livorno, dove lo scafo di una barca a vela appena sottoposta a refitt si è danneggiato e a causa del quale due yacht di oltre 45 metri non riescono ad accedere alla darsena pisana.

Il tratto in questione è un rettangolo di acqua di soli 150 metri per 30 metri: si tratta dell’imbocco alla darsena Toscana, il tratto cioè compreso tra i quattro ponti mobili e le Porte Vinciane. Lì, stando ad una stima condotta dalla Port Authority, ci sono dune che fanno sì che il fondale non superi i due metri.

E proprio lì, qualche giorno fa, la barca a vela della Marina Militare "Stella Maris", appena uscita da una lavorazione in un cantiere della darsena pisana, ha avuto non poche difficoltà a passare. "Di fatto l’imbarcazione dovrà rientrare al cantiere per le riparazioni del caso con forte danno verso l'immagine della cantieristica pisana - ha spiegato Pisano - ma la situazione diventa sempre più grave di ora in ora".

"Da almeno tre giorni ci sono ben due imbarcazioni ferme in porto a Livorno che non possono entrare per lo stesso motivo - ha aggiunto -. si tratta di uno yacht da 48 metri e di uno da 52, entrambi con contratti in essere con i cantieri nautici della nostra darsena. E non escludo che nei prossimi giorni questa concentrazione possa aumentare, se non si interviene in urgenza, visti anche gli obblighi contrattuali siglati con gli armatori".

Il tratto, però, è di competenza del porto di Livorno, verso il quale Pisano ha sollecitato un intervento, proponendo anche di intervenire direttamente con autorizzazione, per una soluzione d'urgenza dal costo di circa 22mila euro. "A questa nostra proposta non ci è stato risposto - ha detto - noi ci faremmo carico di tamponare l’emergenza, se solo ci dessero il via libera".

"La situazione è nota sia al porto di Livorno sia alla Regione da oltre un anno - ha concluso Pisano - mi risulta siano stati tenuti diversi tavoli tecnici sul tema. Non solo, come era legittimo, Port Authority non è mai stata invitata a questi tavoli, ma nessuno, questo però era doveroso, ci ha mai informati di quel che stava succedendo".