È in pieno svolgimento anche per l’estate 2025 il piano di disinfestazione promosso dal Comune di Pisa per contrastare la proliferazione delle zanzare sul territorio urbano. In queste settimane si stanno svolgendo i trattamenti larvicidi nei tombini, nelle caditoie e nei parchi pubblici. Un’attività periodica e programmata che andrà avanti fino a fine agosto.
“Un’azione di prevenzione fondamentale – ha detto l’assessore all’Ambiente Giulia Gambini – che portiamo avanti con continuità e responsabilità, per tutelare la salute pubblica e migliorare la qualità della vita nei quartieri. Ringrazio gli uffici e la ditta incaricata per il lavoro capillare che stanno svolgendo”.
Ma non mancano i rilievi politici, rivolti alla Regione Toscana. “Nonostante gli sforzi del Comune – ha aggiunto Gambini – il divieto imposto dalla Regione sui trattamenti adulticidi, salvo emergenze sanitarie, impedisce interventi più incisivi. Una scelta miope, che ignora i più recenti sviluppi scientifici e tecnologici. Esistono adulticidi sicuri, autorizzati dal Ministero della Salute, con basso impatto ambientale e alta efficacia. Altre Regioni li usano già con risultati concreti”.
Dal 2022, la Regione Toscana vieta espressamente l’uso di adulticidi, tranne in casi di emergenza sanitaria legata a malattie trasmesse da zanzare. Secondo l’assessora, però, “continuare a vietarne l’uso anche in situazioni critiche significa rinunciare a strumenti utili per difendere i cittadini, in particolare i più fragili. La Regione aveva previsto l’ipotesi di interventi in caso di comprovata presenza e alta densità del vettore, ma a distanza di tre anni non sono ancora state fissate le soglie, rendendo inapplicabile questa possibilità”.
Intanto il Comune va avanti con gli strumenti disponibili. L’ultimo ciclo di trattamenti larvicidi si è concluso proprio oggi, 29 Luglio. Il prossimo è in programma per il mese di Agosto, con interventi in tutte le aree urbane e le frazioni: da Marina di Pisa fino a Riglione-Oratoio, passando per San Giusto, Cisanello, Don Bosco e Porta a Mare. Il piano non riguarda le aree private, dove però – come ricorda l’Amministrazione – si concentra la maggior parte dei focolai larvali.
“Per questo – ha concluso Gambini – è importante anche il contributo dei cittadini, evitando ristagni d’acqua in sottovasi, secchi, contenitori. Solo con la collaborazione di tutti possiamo limitare il problema”.