Attualità

Pisamo diventerà anche società per eventi

Dopo due giorni di dibattito, il sì alle 2 di notte del consiglio comunale. Conti, "pagina storica per la città". Sofia, "passo indietro per Pisa"

Dopo quasi due giorni di acceso dibattito e la discussione di 46 emendamenti, ieri sera, poco dopo le due di notte, il Consiglio Comunale ha approvato la modifica dello statuto di Pisamo. La società, già responsabile della gestione della mobilità cittadina, si occuperà anche di eventi culturali, turistici e sportivi.

Il voto ha visto il sostegno compatto della maggioranza (Pisa al Centro, Fratelli d’Italia, Lega, Sviluppo e Territorio), che ha contato 20 voti favorevoli, mentre l’opposizione (PD, La città delle Persone, Sinistra Unita per Pisa, Una città in Comune) si è espressa contraria.

Il sindaco Michele Conti ha espresso grande soddisfazione per il risultato, “Questa delibera rappresenta una pagina storica per la nostra città. Dal primo gennaio, la nuova società degli eventi, che stiamo costruendo dentro Pisamo, sarà ufficialmente operativa grazie alla modifica dello statuto e all’allargamento dell’oggetto sociale”.

Durante la presentazione del bilancio, il primo cittadino aveva delineato con chiarezza il progetto: “Con una chiara impronta manageriale, il compito della nuova Pisamo sarà quello di supportare e rilanciare il turismo, anche in un’ottica sovracomunale, visto che Pisa è capofila dell’ambito turistico. L’obiettivo è guardare sempre di più e in modo efficace al mercato internazionale, promuovendo eventi con un appeal sempre maggiore oltre i nostri confini e facendo sistema con tutte le realtà pisane”.

Dura la reazione delle opposizioni, sintetizzata dall’intervento del capogruppo di Sinistra Unita, Luigi Sofia: “Questo cambiamento, definito 'epocale' dal Sindaco, rappresenta in realtà un passo indietro per la città. Concentra più poteri nel nuovo Consiglio di Amministrazione, esautorando di fatto le direzioni e gli assessorati competenti, riduce la trasparenza e affida settori strategici come cultura, turismo ed eventi a una società che, ad oggi, non ha competenze in merito”.

Sofia ha sollevato interrogativi rimasti senza risposta: “Perché continuare con queste esternalizzazioni? Che ne sarà delle lavoratrici e dei lavoratori? Come si pensa di coprire le nuove competenze con sole tre assunzioni, di cui una a tempo determinato? Le nostre richieste di maggiore coinvolgimento di stakeholder e sindacati, di salvaguardia dei lavoratori comunali e di un sistema di monitoraggio trasparente sono rimaste inascoltate”.

Secondo l’opposizione, questa scelta rappresenta una “riorganizzazione miope, che rischia di impoverire ulteriormente il tessuto sociale della città”, e hanno ribadito il loro impegno a favore di una gestione pubblica più trasparente ed efficace.