Cronaca

"Un'educazione sportiva da piccoli"

La sicurezza negli stadi secondo l'ex campione del mondo Perrotta. Nell'incontro a Pisa è emerso che il dialogo tra le parti é uno degli obiettivi

I recenti fatti di Roma avvenuti a margine della finale di coppa Italia tra il Napoli e la Fiorentina hanno riportato all'attualità il problema della sicurezza negli impianti sportivi e nei luoghi limitrofi, con riferimento principale il mondo del calcio. Si é discusso di questo durante un convegno tenutosi a Pisa con i maggiori esperti in materia. 

"I fatti che riguardano grandi masse devono essere visti a lungo termine e non nell'immediato - ha detto il prefetto di Pisa Francesco Tagliente nel ruolo anche di padrone di casa visto che questo incontro si é tenuto proprio nel rinnovato ufficio della prefettura pisana - il calcio é uno sport che ha un legame particolare con questo paese e dobbiamo tenerne conto. Gli ultras sono una grande risorsa del paese con la quale instaurare un dialogo: devono sapere che siamo aperti alle loro richieste, ma altresì fermi nel reprimere chi commette illegalità. Negli ultimi anni abbiamo fatto dei passi avanti e anche la stampa estera talvolta ce ne rende merito parlando di modello italiano". 


"Pisa é testimone della grande passione sportiva che la gente ha per questo sport - ha detto il sindaco Marco Filippeschi - visto il modo in cui viene seguita la squadra. Non sono un buonista, ma bisogna avere un rapporto stretto con le tifoserie e parlare chiaro. É nell'interesse collettivo garantire il rispetto delle regole, portando avanti la cultura del buon tifo. Ci rendiamo disponibili come città a diventare punto di riferimento". 


Necessita invece di un cambiamento di rapporti secondo il questore Gianfranco Bernabei: "C'è bisogno di una svolta culturale e di un approccio diverso per poter garantire sicurezza". 


Roberto Massucci dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive portando all'attenzione alcuni dati dice che "negli ultimi anni si registrano meno incidenti e meno feriti tra le forze di polizia. Il prossimo obiettivo che ci poniamo è quello di avere un dialogo serio e costruttivo con chi frequenta lo stadio".


"Il calcio ha una dimensione di tifo e campanilismo molto fazioso - ha detto il presidente della Figc Giancarlo Abete - ma bisogna avere la lucidità di leggere nella maniera corretta anche i momenti difficili. La sicurezza è un bene primario da tutelare. Ci deve essere un rapporto con le tifoserie ma in una logica di dialogo e crescita e non di scambio. Ritengo comunque importante salvaguardare la passione". 


Il convegno è chiuso con le parole dell'ex calciatore Simone Perrotta, campione del mondo nel 2006: "Posso portare come esperienza diretta la violenza verso i calciatori che spesso si manifesta in maniera maggiore nelle categorie inferiori. Noi abbiamo le nostre responsabilità ma spesso ce ne vengono date alcune che non dovremmo avere. Ritengo importante creare un'educazione sportiva sin dai più piccoli".