Il 2024 si è chiuso con un segno meno per l’economia pisana sul fronte dell’export. Secondo i dati elaborati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche, la provincia di Pisa ha registrato una contrazione delle esportazioni pari all’8,5% rispetto all’anno precedente, per un valore complessivo di 3,4 miliardi di euro. Un dato che, pur mantenendosi su livelli storicamente alti, evidenzia difficoltà diffuse nei principali comparti produttivi locali.
Il settore più colpito è stato quello della moda, dove le calzature hanno perso quasi il 20% e l’abbigliamento ha segnato un crollo del 37,6%. Unica eccezione il comparto conciario, che ha registrato una variazione positiva, seppur modesta, pari allo 0,4%, confermando la sua centralità nell’economia locale. In sofferenza anche cicli e motocicli, tradizionalmente uno dei settori trainanti, che hanno visto diminuire le esportazioni del 16,2%.
Segnali negativi sono arrivati anche da altri comparti chiave come meccanica, chimica, farmaceutica e arredamento, confermando un contesto di generale rallentamento. In questo scenario, si distingue positivamente il settore delle bevande, dove Pisa ha segnato un aumento dell’8,8%, trainato soprattutto dal vino.
Sul piano geografico, il principale mercato di destinazione resta la Germania, che però ha ridotto gli acquisti di 70 milioni di euro, segnando un calo del 13,3%. La Francia ha mantenuto livelli stabili, mentre la Spagna ha mostrato una lieve crescita. Fuori dall’Europa, si registra una flessione sia negli Stati Uniti, con un -6,7%, sia in Cina, dove le esportazioni pisane sono scese del 21,7%.
Il quadro emerso riflette le incertezze economiche internazionali che, unite alle tensioni commerciali e alla frenata di alcune economie partner, hanno inciso sul risultato finale. La flessione dell’export pisano, pur allarmante, non cancella tuttavia la solidità complessiva di un sistema produttivo che negli ultimi anni ha saputo consolidarsi su mercati esteri importanti. Le prospettive per il 2025 si legano ora alla capacità di innovare, diversificare e cogliere nuove opportunità in un panorama globale ancora instabile.
"I dati dell’export 2024, soprattutto quelli di alcuni settori, comportano una qualche delusione - ha affermato Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest – ma è il contesto attuale, con le forti tensioni commerciali specialmente con gli Stati Uniti che lo caratterizzano peraltro in settori strategici per il nostro territorio, a rappresentare la principale fonte di incertezza e di preoccupazione. Si rafforza dunque la necessità di un impegno mirato nel sostenere le imprese locali nella ricerca e nella penetrazione di nuovi mercati in un contesto di auspicabile maggiore integrazione tra quelli europei. Anche nel 2025, pertanto, proseguirà l’offerta di percorsi di accompagnamento all’export e contributi per partecipare a fiere internazionali”.