Cronaca

Porta a mare contro progetto Olt: "Il sindaco si dimetta"

Secondo il Comitato di quartiere l'apertura dell'Incile provocherebbe l'inquinamento delle acque fluviali. E sottolinea: "Il tratto non è navigabile"

Il contratto fra la Olt, che gestisce il rigassificatore ancorato a 22 miglia dalle coste di Livorno e Pisa, e la ditta Forti Spa, relativo all’appalto per il completamento, la riapertura e la navigabilità dell’Incile e la congiunzione del canale dei Navicelli con l’Arno trova contario il Comitato di quartiere di Porta a mare, che chiede la rinuncia al progetto e le dimissioni del sindaco e della giunta.

Chiedendo al comune di Pisa di rinunciare al progetto di bonifica “a causa dei danni che l’apertura del canale provocherebbe alle acque fluviali data la presenza del rigassificatore al largo della costa”, il Comitato commenta: “I lavori al cantiere iniziati il 3 luglio 2013 sono attualmente fermi e non ancora terminati”.

”L’acqua che è stata sversata nel canale dei Navicelli lo scorso 21 maggio – sottolinea il comitato - era inquinata e ha causato una moria di pesci. Il prossimo passo del progetto prevede l'abbattimento del ponticello che attualmente passa sopra l'Incile, la costruzione di un nuovo ponte alto 5,8 metri e l'installazione delle porte vinciane per il dislivello che c'è tra l' Arno e il canale dei Navicelli”.

Ma secondo il Comitato gli operatori dei cantieri navali non sarebbero interessati all'apertura della navigazione del tratto fluviale: “Un cantiere navale ci ha messo a disposizione un suo dipendente e con un metro laser siamo andati a misurare il ponte della Fi Pi Li che passa sopra il canale. Con la bassa marea l'altezza è di 8,68 metri, ma con l'alta marea il livello dell’acqua può salire anche di 30 cm. Uno yacht di 40 metri senza albero ha una altezza che varia dai 10 ai 10,5 metri. Gli operatori del settore navale non sono quindi interessati al progetto perché i ponti sono troppo bassi, così come lo sarebbe quello progettato”.

“Come Comitato siamo favorevoli al fatto che il canale dei Navicelli confluisca in Arno permettendo un maggior ricambio d' acqua, ma il tutto deve essere accompagnato da un controllo che impedisca gli sversamenti industriali. Pretendiamo quindi che siano interrotti e vietati gli sversamenti dell'acqua radioattiva provenienti dal reattore nucleare del Cisam di San Piero a Grado e chiediamo ancora una volta le dimissioni del sindaco e della giunta”.