Politica

'Progetto Cascina' contro il Piano intercomunale

La lista civica critica "nel merito e nel metodo" il percorso verso l'adozione del Piano strutturale integrato con Pisa e scrive al Prefetto

Il palazzo municipale di Cascina

L'imminente adozione del Piano strutturale intercomunale, condiviso dai Comuni di Pisa e Cascina, è guardata con forte scetticismo dalla lista civica "Progetto Cascina", che critica sia i contenuti del piano sia i tempi dell'adozione del Piano. Adozione che arriva a mandato scaduto ma prorogato per l'emergenza Covid-19, per cui "Progetto Cascina" ha voluto informare il Prefetto di Pisa.

"In questi giorni - osservano dalla lista civica - la Giunta del Comune di Cascina si 'autoelogia' di un buon risultato raggiunto, a proprio giudizio, per la elaborazione del Piano Strutturale Intercomunale redatto con (o da?) Pisa. Progetto Cascina invece non concorda, né nel merito e soprattutto nel metodo, aspetto questo che sembra sfuggire a molti osservatori della politica locale".

"Nel merito - puntualizzano - perché da un primo esame dei documenti, e sulla scorta della esposizione del documento durante gli incontri pubblici occorsi del mese di gennaio u.s., non sembra intravedersi alcun cambio di visione, nessuna svolta, nessuna diversificazione che possa far anche solo immaginare quale sia il progetto che ogni Giunta deve pretendere di avere nel redigere questo fondamentale strumento di governo del territorio con importantissime ricadute sul piano urbanistico, sociale, ambientale ed economico, per la città. Un progetto su tutti rende evidente il motivo di queste conclusioni: la realizzazione di un’uscita sulla FI-PI-LI a San Frediano a Settimo! Ecco, tutte le aspettative alla fine portano giusto lì e, come d’incanto, anche questa azione di governo si è trasformata in un incubo; nuovamente".

"Nel metodo, ancora peggio - scrivono da Progetto Cascina -, riteniamo non sia politicamente corretto che la Giunta ed il Consiglio Comunale, non solo in scadenza (se non vi fosse stata l’emergenza Covid-19 avremmo certamente votato in questo giorni), ma operante in regime di “prorogatio”, si arroghi l’autorità di procedere all’adozione di uno strumento così importante per i cascinesi, ipotecando e condizionando di fatto l’azione di governo delle amministrazioni che le succederanno".

"Covid-19 - osservano in conclusione - ci ha aperto gli occhi sull’importanza della salubrità e dell’equilibrio dell’ambiente in cui viviamo e ci invita a ripensare con calma e a prendere decisioni ponderate riguardo al territorio e all’ambiente in un clima più sereno. Siamo di fronte ad un cambiamento epocale e non possiamo fingere di non vedere che le esigenze di domani non è detto siano quelle di oggi tantomeno quelle del passato. Ritenendo che tale azione amministrativa sia lesiva dei diritti dei cittadini di Cascina, l’attuale giunta a guida leghista, perseguita in non perfetta armonia con le norme vigenti ed in contrasto con le regole del buon senso e del galateo Istituzionale”.