Si avvicinano i saldi, che scatteranno in Toscana domenica 5 Gennaio. E secondo le stime di Confcommercio, anche in provincia di Pisa, le famiglie sembrano disposte ad armarsi di portafoglio: con una spesa media di 307 euro, il giro d'affari complessivo previsto è di oltre 30 milioni di euro.
"Le aspettative dei commercianti sono alte - ha commentato Lorenzo Nuti, presidente di FederModa Confcommercio Pisa - la stagione fredda sta contribuendo a generare un maggiore interesse verso capi invernali come cappotti, giacconi, piumini, maglie in lana e capospalla. La conferma di una data unica a livello nazionale per l'avvio dei saldi è senz'altro positiva: un vantaggio significativo anche per le piccole realtà e i negozi di vicinato".
"Un punto cruciale è sempre quello di incentivare gli acquisti nei negozi di vicinato - prosegue Nuti - da sempre riteniamo fondamentale promuovere il commercio locale, che in momenti così particolari offre sicurezza e trasparenza. Nei negozi di vicinato, infatti, è possibile verificare che i prodotti siano effettivamente di stagione, un aspetto che spesso manca nella grande distribuzione o nei negozi online".
E per i negozi di città i saldi potrebbero essere un rilancio dopo un Dicembre risultato essere un po' fiacco sotto il punto di vista delle vendite. "Negli ultimi giorni prima di Natale, però, è emerso un trend interessante - ha aggiunto - speriamo possa rappresentare un buon punto di partenza e un segnale di fiducia per le prossime settimane".
I saldi rappresentano un momento fondamentale per il tessuto economico del territorio, come sottolinea Federico Pieragnoli, Direttore Confcommercio Provincia di Pisa: "Il settore dell'abbigliamento al dettaglio continua ad affrontare sfide significative - ha concluso Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio Provincia di Pisa - nel 2024, i consumi nel comparto moda hanno mostrato un andamento altalenante: da un lato, si sono registrati segnali di ripresa durante i periodi di alta stagione; dall’altro, i piccoli negozi indipendenti e multimarca hanno dovuto fronteggiare crescenti difficoltà, a causa della concorrenza dell’e-commerce e delle grandi catene. È essenziale valorizzare il negozio fisico, una risorsa fondamentale non solo per il presidio del territorio, ma anche per garantire una diversificazione dell’offerta commerciale".