Attualità

Usb, "Sindaci contrari a stabilizzare i lavoratori Geofor"

Il sindacato attacca i Comuni dopo l'ultima riunione dell'Ato Toscana costa: "Per mantenere i costi bassi meglio sfruttare gli operatori?"

Le amministrazioni comunali hanno attaccato le internazionalizzazioni dei lavoratori in subappalto in Geofor. Questo, almeno, è quanto stato riportato dall'Unione Sindacale di Base, che ha spiegato come dopo l'ultima seduta dell'Ato Toscana costa, che ricomprende tutti i Comuni della Provincia di Pisa, alcuni primi cittadini hanno criticato la procedura che ha stabilizzato centinaia di operatori.

"La lotta per l’internalizzazione, condotta e vinta unicamente dall’Usb, ha permesso di creare una grande azienda, dove hanno potuto trovare lavoro centinaia di persone, vedendosi riconosciuti diritti dopo anni di sfruttamento - hanno spiegato dal sindacato - siamo stati presi di mira da alcune amministrazioni comunali, le stesse che sono responsabili di tutte le scelte sbagliate sulla gestione della raccolta dei rifiuti, ultima delle quali è la creazione del carrozzone Retiambiente, organizzazione che non porta alcun vantaggio e che serve solo a stipendiare una banda di nullafacenti".

"Dalla sua nascita Retiambienti non ha prodotto alcunché - hanno aggiunto - doveva costruire impianti e nessun impianto è stato costruito, doveva occuparsi di armonizzare le società operative locali ma non lo ha fatto, così come non ci sono nessun piano di investimenti e nessun piano industriale".

Secondo Usb, nella riunione dei sindaci, ad avere la meglio sarebbe stata poi la sindaca di Santa Maria a Monte, Manuela Del Grande, che ha denunciato l’alto costo del servizio, la poca professionalità degli operatori e, appunto, la internalizzazione. "Insomma, il pensiero dominante è che, per mantenere i costi bassi, Geofor avrebbe dovuto continuare a sfruttare i lavoratori - hanno concluso - per questo, nelle prossime settimane sarà indetto un nuovo sciopero".