Attualità

"Quei fanghi che ostruiscono il Canale"

Il comitato di Porta a mare: "Chiediamo di essere messi a conoscenza dei lavori eseguiti finora a protezione della popolazione"

"Quali misure sono state prese per prevenire il fatto che fanghi e detriti vadano ad ostruire il deflusso che dal Canale dei Navicelli sfocia in mare?" 

A chiederlo, in una lettera indirizzata al sindaco di Pisa Marco Filippeschi e all'assessore David Gay, è il comitato di Porta a mare, preoccupato per il contenuto di un documento redatto un anno fa da Giovandomenico Caridi, amministratore unico della Spa Navicelli, dove si legge: "Il Canale dei Navicelli dovrebbe avere una profondità costante di tre metri, ma attualmente questa profondità si trova solo sull'asse centrale. Tale situazione non dipende dal Navicelli, che è palancolato ( le palancole sono strutture verticali che sopportano le sponde) ma dai canali che sfociano nel Navicelli stesso, ovvero: Scoli di Pisa, fosso della Sofina, Fosso della Mezzanina, Fosso dell'aeroporto, Fosso del Mandracchio, Idrovora di Tombolo, Idrovora di Calambrone, Fossa Chiara, Canale Emissario Bientina e Canale Scolmatore.

Questi, si legge ancora nel documento: "Sono gestiti dal Consorzio di bonifica fiumi e fossi che da oltre dieci anni non eseguono lavori di dragaggioDagli studi fatti prospezioni geofisiche dell'università di Pisa, si è accertato che tali canali apportano annualmente sul Navicelli oltre 30 mila metri cubi di fanghi."

"L'esondazione del Canale dei Navicelli avvenuta il 31 gennaio scorso -commentano dal comitato di Porta a mare- è stata, tutto sommato, contenuta anche perché, fortunatamente non ha trovato un vento ostile. La continuità politica e amministrativa avrebbe dovuto accelerare gli interventi sul territorio riqualificando un tessuto urbano, e non solo, che da decenni è stato abbandonato. Purtroppo dobbiamo constatare che gli interventi finora eseguiti, come ad esempio a Porta a mare, sono stati imposti in maniera autoritaria lasciando incompiuti tutti i progetti iniziati. Chiediamo di essere messi a conoscenza dei lavori eseguiti finora a protezione della popolazione".