Attualità

Le radiosonde pisane nei cieli del Mediterraneo

Lanciate da un traghetto in navigazione, consentiranno di raccogliere dati anche in aree non coperte dalle stazioni meteo terrestri

Le radiosonde dell'università di Pisa nei cieli del Mediterraneo. Ad effettuare il lancio, avvenuto da un traghetto della Corsica Ferries in navigazione, il Laboratorio di sistemi spaziali del Dipartimento di Ingegneria civile e industriale.

Le sonde atmosferiche innovative consentiranno misure e raccolta dati anche in aree non coperte dalle stazioni di rilevamento terrestri. L’attività è stata svolta nell’ambito della collaborazione esistente tra il dipartimento e il Consorzio Lamma (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale per lo sviluppo sostenibile), Laboratorio di meteorologia di Cnr e Regione Toscana.

"Abbiamo progettato un sistema di sonde miniaturizzate per la misura dei principali parametri atmosferici, come pressione, temperatura e umidità – commenta Salvo Marcuccio, docente di Impianti e sistemi aerospaziali al Dici – oltre a un sistema di innalzamento tramite palloni ad elio che porta le sonde nella stratosfera fino a quote di circa 20 km. Le sonde sono dotate di un sistema di telemetria che fornisce alla stazione di terra, in tempo reale, le misure relative alla colonna d’aria attraversata e ai dati di traiettoria ricavati tramite Gnss (Global Navigation Satellite System), con elevata risoluzione temporale e spaziale”.

“Rispetto ai sistemi di radiosondaggio tradizionali – prosegue Marcuccio – le sonde e il sistema di lancio sviluppati dai nostri ricercatori consentono l’acquisizione di dati a frequenza di campionamento più elevata e sono adattabili all'uso da qualsiasi località, come appunto da navi in movimento, con costi ridotti. I voli del nuovo sistema ne hanno dimostrato la funzionalità e hanno consentito di metterne a punto le procedure operative. Le prestazioni sono state eccellenti, consentendo di tracciare la traiettoria di volo dei palloni e acquisire i dati ambientali anche a distanze di oltre 150 km. Con i prossimi voli, in programma per i primi mesi del 2023, il sistema sarà ulteriormente affinato per renderlo di ancor più agevole utilizzo in vista dei futuri impieghi operativi in campi diversi come la meteorologia e la fisica dell’atmosfera, la vulcanologia, il monitoraggio ambientale per l’agricoltura di precisione e così via”.

La squadra di Unipi che ha preso parte alla campagna di lancio comprendeva anche Matteo Gemignani del corso di dottorato nazionale in Space Science and Technology e Antonio Turi, Irene Marsili e Marco Giannetti del corso di laurea magistrale in Ingegneria aerospaziale.