Cronaca

Rapinatore ucciso, via le ispezioni ai vigilanti

Gli accertamenti sono stati disposti dal prefetto. La guardia giurata non avrebbe avuto la licenza a norma, l'accusa è di omicidio preterintenzionale

Verranno avviate lunedì le ispezioni di polizia e carabinieri nei confronti del Corpo Guardie di Città, l'istituto di vigilanza in cui lavoravano sia Davide Giuliani che Simone Paolini, rispettivamente il rapinatore-vigilante di Montecalvoli e la guardia giurata che lo ha ucciso durante il tentativo di rapina avvenuto ieri prima dell'alba al Palabingo di Navacchio.

Gli accertamenti sono stati disposti dalla prefettura, dopo che è emerso che la guardia giurata che ha sparato non aveva i titoli autorizzativi in regola. Per lui l'accusa è di omicidio preterintenzionale e nel pomeriggio di verrà sottoposto ad altri interrogatori da parte del pubblico ministero Antonio Giaconi.

Le indagini dei carabinieri hanno accertato che Paolini era regolarmente assunto dall'istituto di vigilanza, ma avrebbe avuto sia il porto d'armi che la licenza di guardia giurata scaduti da alcuni mesi. Avrebbe cioè potuto svolgere solo mansioni d'ufficio.

Oggi la procura ha conferito gli incarichi con i quali ha disposto per oggi una tac sulla vittima e per domani l'autopsia, affidati al medico legale Luigi Papi, e la perizia balistica a Vittorio Balzi. L'esame della tac servirà a confrontare la presenza di eventuali lesioni sullo scheletro di Giuliani rispetto alla ricostruzione dei fatti fornita da Paolini e secondo la quale la colluttazione tra i due sarebbe iniziata dopo gli spari e quando Giuliani era già stato ferito.