Politica

Recuperare 300 detenuti tossicodipendenti, c'è anche Pisa nel progetto

Firmato il protocollo per migliorare le carceri della Toscana

Migliorare la situazione delle carceri toscane e insieme quella dei detenuti è possibile. Il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, il presidente della Toscana Enrico Rossi, quello del Tribunale di sorveglianza di Firenze Antonietta Fiorillo e quello dell'Anci Toscana Alessandro Cosimi ne sono così tanto convinti, che questa mattina hanno firmato un protocollo tematico per migliorare le condizioni dei detenuti e del sistema carcerario toscano.
Il protocollo, valido tre anni, è unico in Italia e prevede, tra l'altro, di recuperare e reinserire fino a 300 detenuti con problemi legati alla tossicodipendenza. I progetti che verranno messi in atto a favore dei detenuti tossicodipendenti riguarderanno le carceri di Pisa, Prato, Firenze, Lucca, Pistoia e Livorno e contemporaneamente il Ministero si impegnerà a non far entrare nelle carceri toscane altri detenuti che ne prendano il posto, così da ridurre il sovraffollamento.
Tra gli altri obiettivi del protocollo, poi, ci sono quelli di utilizzare in maniera diversa le case circondariali di Massa Marittima, Grosseto ed Empoli, di valorizzare anche ai fini agrituristici e ricettivi, l'isola di Pianosa (che dal 1856 ha ospitato detenuti e dal 1968 fino al 1998 è stata sede di un carcere di massima sicurezza) attraverso il lavoro agricolo e di restauro immobili da parte di circa 100 detenuti, di formare al lavoro per reinserirli almeno altri 20 detenuti, di realizzare un asilo nido in prossimità di un carcere che possa accogliere anche i figli di persone non detenute, di completare l'Istituto a custodia attenuata per detenute madri situato a Firenze, di valutare la possibilità di realizzare una nuova casa circondariale a Grosseto idonea a ospitare almeno 200 detenuti.
La Regione si impegna poi a individuare, d'intesa con i Comuni, strutture idonee a ospitare case di semilibertà. Occorre considerare che oggi in Toscana ci sono circa 4.200 detenuti contro una capienza massima delle strutture carcerarie di 3.200. Il documento prevede di istituire un tavolo permanente operativo composto oltre che da un rappresentante per ognuno dei firmatari, anche da un rappresentante dei 17 istituti penitenziari toscani.