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Reparto dialisi, la proposta del comitato

"L'edificio 5 è troppo lontano dal reparto di rianimazione". Domani un sit-in di protesta. Sarti e Fattori: "Trasferimento urgente"

Fa ancora discutere la questione del reparto Dialisi dell'ospedale di Cisanello, un locale interrato che è stato completamente sommerso lo scorso 24 agosto, giorno del nubifragio. 

L'Aoup, in realtà, una possibile nuova collocazione per il reparto dialisi l'avrebbe trovata all'edificio 5, ma il Comitato dializzati, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione, sottolinea con forza tutti i punti deboli di questa scelta: oltre alla tempistica incerta (si parla del trasferimento entro il 2020), secondo il portavoce Tommaso Como "la nuova sistemazione sarebbe troppo lontana dal reparto di rianimazione. Molti pazienti in dialisi vanno in arresto cardiaco, e la lontananza dal reparto di rianimazione metterebbe a repentaglio la loro vita".

Dal canto suo, il comitato un locale idoneo ad ospitare il reparto dialisi l'avrebbe trovato: "E' il piano terra dell'edificio 30 -spiega il portavoce-. Là ci sono delle aule universitarie che potrebbero essere benissimo spostate dove ora risiede il reparto dialisi, un locale che originariamente era deputato ad uso magazzino".

Il Comitato dializzati, fermo nella sua posizione, dà appuntamento a domani, sabato 26 settembre, dalle 10 alle 13,30 davanti al box Urp dell’ospedale di Cisanello, dove si svolgerà una manifestazione di protesta.

A premere per il trasferimento del reparto, sono anche i consiglieri regionali per Sì Toscana a Sinistra Paolo Sarti e Tommaso Fattori, che sulla vicenda hanno presentato un'interrogazione con la quale chiedono alla Giunta di "attivarsi urgentemente nei confronti dell’Aoup" e il "trasferimento del reparto in locali più idonei".

"Attualmente -spiegano i due consiglieri- è situato a cinque metri sotto il livello stradale in una zona preposta, in caso di alluvione, a far defluire la piena d’acqua e contenere l’inondazione. Le piogge dello scorso 24 agosto lo hanno completamente allagato, è stata una fortuna che le sale fossero vuote, anche se ciò ha implicato disfunzioni al servizio nei giorni successivi. Al di là delle generiche intenzioni espresse, la Regione deve chiedere tempi definiti e certi sul trasferimento degli attuali locali, a tutela della sicurezza dei pazienti e dell’efficienza del servizio.”