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Rete idrica e amianto, parla Serfogli

La questione è arrivata in consiglio comunale. Previsto un campionamento delle acque, ma secondo l'Oms non ci sono pericoli per la salute

“La rete del sistema idrico del comune di Pisa è al 52% circa costruita con compositi a base di cementoamianto”. Le condotte sarebbero state posate in epoche precedenti alla gestione di Acque spa.  "Queste tubazioni -commenta l'assessore Serfogli- si trovano disseminate su tutte le aree della rete di Pisa, con minor prevalenza nell’area del centro storico e maggior presenza nelle aree urbane di successiva espansione”

L'Oms dichiara tuttavia che la presenza di amianto nelle tubature non costituisce pericolo per la salute umana, perché la sostanza svilupperebbe i suoi effetti patologici solo per inalazione e non per eventuale ingestione.

"Ad oggi -precisa Serfogli- non esiste uno specifico programma di sostituzione delle condotte in cemento - amianto, rientrando la loro sostituzione nell’ambito delle manutenzioni straordinarie nei casi in cui si evidenzi un cattivo stato di conservazione, come anche viene per le condotte realizzate in altri materiali".

Sono comunque previsti dei campionamenti per rilevare l'eventuale presenza di amianto nell'acqua: "Il lavoro -spiega l'assessore, sarà condotto con le USL di riferimento e si occuperà prioritariamente degli acquedotti che hanno un’elevata presenza di condotte realizzate con materiali contenenti amianto. Nei piani degli interventi prossimi saranno fornite ai gestori indicazioni sugli interventi di sostituzione da eseguire"

Di seguito la dichiarazione dell'assessore Andrea Serfogli, in risposta all'interrogazione dei consiglieri Paolicchi, Ricci e Auletta.

OGGETTO: Interrogazione: “Presenza di composti a base di amianto nella rete idrica” – Risposta

Gentili Consiglieri Paolicchi, Ricci e Auletta,

In riferimento alla Interrogazione di cui all’oggetto da Voi presentata, riferisco risposte fornite dai competenti uffici regionali di Autorità Idrica Toscana e locali di Acque SpA che concorda con la risposta fornita da A.I.T..

Ad ogni domanda è stata data rispettiva risposta che di seguito riporto:

1 - Quale sia la percentuale di tubazioni della rete del sistema idrico del Comune di Pisa costruite con compositi a base di cemento-amianto.

- La rete del sistema idrico del Comune di Pisa è al 52% circa costruita con compositi a base di cementoamianto. Tali condotte sono state posate in epoche precedenti la gestione di Acque spa.

2 - Dove siano principalmente collocate queste tubazioni

- Queste tubazioni si trovano disseminate su tutte le aree della rete di Pisa, con minor prevalenza nell’area del centro storico e maggior presenza nelle aree urbane di successiva espansione (vedi mappa allegata con

indicazione in ROSSO – fonte Acque spa).

5 - Che seppur dichiarato dall'OMS, che la presenza di amianto nelle tubature non costituirebbe pericolo, visto che l’amianto svilupperebbe i suoi effetti patologici solo per inalazione e non per eventuale ingestione, su quali informazioni scientifiche e risalenti a quale anno, si basi l’affermazione che l’ingestione di tracce o particelle di amianto non sarebbe pericolosa per la salute umana

3 - Se codesta spettabile Amministrazione abbia comunque mai predisposto un piano da presentare

alla società di gestione del servizio idrico per la progressiva eliminazione di queste tubature con le

relative modalità e tempistiche.

evidenzi un cattivo stato di conservazione, in linea con il DM 14/05/96 sopra richiamato, come anche viene per le condotte realizzate in altri materiali.

4 – Se codesta Amministrazione comunale abbia richiesto ad Acque SpA l’effettuazione di specifici campionamenti dell’acqua che esce dai rubinetti delle utenze delle zone con tubature contenenti amianto per rilevarne la eventuale presenza.

Si informa codesta amministrazione comunale che è intenzione di questa AIT avviare un monitoraggio della risorsa erogata per aggiornare il quadro rilevato nel 1996 da ARPAT su un elenco di acquedotti toscani in merito alla concentrazione di fibre di amianto presenti (in tale studio, per quanto riguarda la rete di Pisa, le concentrazioni di fibre di amianto erano inferiori al limite di rilevabilità - 1600 fibre/litro).. Il lavoro sarà condotto con le USL di riferimento e si occuperà prioritariamente degli acquedotti che hanno un’elevata presenza di condotte realizzate con materiali contenenti amianto. Nei piani degli interventi prossimi saranno fornite ai gestori indicazioni sugli interventi di sostituzione da eseguire.