I suoi avvocati hanno chiesto cioè la possibilità per Fabio Petroni di incontrare nel suo domicilio romano, nel quale è agli arresti, i possibili acquirenti del Pisa Calcio.
In regime di detenzione domiciliare le uniche visite consentite sono infatti quelle dei familiari e dei legali.
Petroni è agli arresti dal 18 luglio e il 23 dicembre avrà la sentenza per il processo che lo vede imputato di bancarotta fraudolenta per la società Terravision Rome Airport Scarl.
I pubblici ministeri hanno chiesto per lui una condanna a 8 anni e 4 mesi.
Gli avvocati avevano chiesto la revoca degli arresti domiciliari considerando che manca il pericolo di reiterazione del reato e perchè sono passati tre anni dai fatti contestati, ma i giudici del Riesame, come riporta Il Tirreno, sono stati di parere opposto.