Una mano precisa e sensibile, capace di orientarsi anche al buio, come un arto vero.
Le nuove frontiere della biorobotica sono state al centro di un convegno che ha radunato a Roma i massimi esperti mondiali del settore.
Tra loro chi, per primo, ha intrapreso gli studi e l'ha realizzata, vale a dire gli studiosi della Scuola Sant'Anna di Pisa.
"A quel tempo sembrava fantascienza, ma oggi la connessione di una mano bionica al sistema nervoso è una sfida che abbiamo vinto", ha detto il professor Paolo Dario. Il gruppo di lavoro della Scuola è coordinato in questo momento dal professor Paolo Micera, mentre l'ex rettore e ministro Maria Chiara Carrozza è presidente della società italiana di bioingegneria.