Cronaca

Rubarono al Cus e 130mila euro a Pisa

Arresti e denunce in una vasta operazione coordinata da Lucca

Aver fatto rapine in villa, spesso con particolare efferatezza e furti in abitazione nelle province della fascia costiera toscana.

La Polizia di Stato di Lucca ha concluso l’ operazione Falange macedone, condotta dalla squadra mobile della Questura con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo nei confronti di un sodalizio di cittadini serbo-macedoni.

Il provvedimento ha raggiunto in carcere due ragazzi di 22 e 21 anni residenti a Pisa (uno al campo nomadi di Coltano). In carcere sono finite altre cinque persone.

Nel corso dell’operazione di polizia uno dei destinatari delle misure cautelari, 24 anni e residente al campo nomadi di Coltano è riuscito a scappare, ma la Polfer lo ha rintracciato a bordo di un treno nella stazione ferroviaria di Lodi.

Al sodalizio criminale vengono contestati i reati di associazione a delinquere finalizzata alle rapine e ai furti in abitazione, con i connessi reati-satellite di lesioni personali.

Altri otto correi, tra cui un minorenne, tutti provenienti dai paesi della ex Jugoslavia e gravitanti nei campi nomadi del pisano, sono indagati in stato di libertà.

Tra i furti e le rapine delle quali il gruppo è ritenuto responsabile, ci sono anche quelli a casa di un noto pisano che è stato picchiato selvaggiamente e costretto a consegnare il contenuto della cassaforte, stimato in 130mila euro di valore tra gioielli e contanti e al Cus di Pisa, dove rubarono circa 100 euro forzando una cassaforte.

Nel corso delle perquisizioni, effettuate anche al campo nomadi di Coltano è stata sequestrata documentazione utile per il prosieguo investigativo.