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Cimiteri chiusi per abbattimento di piccioni

A Pontasserchio e a Orzignano il Comune provvederà a rimuovere i volatili con i fucili. Monta la protesta: "Un metodo arcaico e crudele"

Contro i troppi piccioni presenti nei cimiteri di Pontasserchio e Orzignano l'amministrazione comunale, con un'ordinanza firmata dal comandante della Polizia Municipale, ha scelto di procedere all'abbattimento a colpi di fucile.

Una scelta dettata dall'eccessiva presenza di guano nei due cimiteri, che rischia di essere pericolosa per le persone, spesso anziane, che si recano a far visita ai defunti. Ma che, per la rete delle gattare di San Giuliano, un gruppo di persone dedite a sfamare e accudire i gatti randagi, è totalmente sbagliata.

"Il cimitero di Orzignano, nei giorni 9 e 16 Febbraio sarà chiuso per esecuzioni (a Pontasserchio le operazioni sono previste il 7 e il 13 Febbraio, ndr) - hanno spiegato - con un metodo decisamente barbaro, in quei giorni e in quel luogo verranno fucilati i piccioni. Innanzitutto, facciamo presente che nei nostri vari sopralluoghi al massimo abbiamo visto 4 o 5 piccioni: che problema mai possono produrre?".

"Anche nel caso in cui essi potessero creare qualche disagio, perché procedere con metodi cruenti e sbrigativi? - hanno aggiunto - pensavamo che il Comune di San Giuliano Terme fosse a conoscenza che oggi, nel mondo civile, esistono modalità non cruente, ma ugualmente efficaci. Si possono lanciare degli uccelli antagonisti, che scacciano i piccioni, oppure riprodurne il verso".

Insomma, una decisione che, oltre a essere particolarmente crudele, per le "gattare" rischia anche di interessare altri animali. "L'amministrazione comunale è consapevole che quell’area è frequentata, oltre che da qualche piccione e dalle persone, da molti animali, randagi e domestici, che potrebbero subire danni seri? - hanno concluso - Per tutte queste ragioni, ci auguriamo che ci sia un rapido ripensamento, in nome della civiltà. Diversamente, procederemo con le modalità previste dalla legge contro un’ordinanza arcaica e crudele".