Cronaca

Come una discarica a cielo aperto

Fototrappole e segnalazioni sono servite al nucleo di polizia ambientale per individuare il presunto responsabile degli scarichi abusivi

I rifiuti venivano ammassati in un'area recintata e poi dati alle fiamme. E' quanto hanno ricostruito gli agenti del nucleo di polizia ambientale del Comune di San Giuliano Terme. Il presunto responsabile è stato identificato e denunciato e l'area, dove sarebbero stati scaricati e poi bruciati rifiuti vari è stata sequestrata. Tra i materiali rinvenuti nell'area ci sarebbero plastiche, frasche, mobili, diluenti e vernici.

Sul fatto interviene con una nota, il Comune di San Giuliano Terme. "L'odore del materiale plastico combusto si è diffuso nell'aria attirando l'attenzione di alcuni abitanti della zona. Dopo che il Nucleo è riuscito a risalire al responsabile - spiega l'ente- i titolari della proprietà dove avvenivano queste pratiche hanno provveduto a sporgere denuncia-querela contro la persona identificata, chiedendo un intervento di sequestro per fare cessare il comportamento. Il nucleo, dopo l'identificazione del soggetto responsabile degli atti, ha provveduto poi a sequestrarne il mezzo. Anche la proprietà interessata dallo scarico dei rifiuti è stata posta sotto sequestro".

"Non ci può essere tolleranza verso chi inquina il nostro territorio - commentano il sindaco Sergio Di Maio e l'assessore all'ambiente Filippo Pancrazzi - e ringraziamo il nucleo di polizia ambientale della municipale sangiulianese per l'impegno che mette nell'attività di ispezione, prevenzione ed intervento contro un fenomeno, quello dell'abbandono dei rifiuti, che mette a repentaglio la salute delle persone e l'integrità del nostro patrimonio ambientale".

"In non pochi casi il nostro Comune è vittima di questa disdicevole e perversa pratica - proseguono -, i cui protagonisti approfittano delle vaste e scarsamente urbanizzate aree che caratterizzano il nostro territorio, ma grazie al reparto guidato da Orsucci possiamo rendere la vita difficile a chi inquina. In questo caso specifico si è indagato anche grazie all'ausilio delle telecamere di videosorveglianza installate in vari punti entro i confini comunali. Inoltre si è potuti risalire al responsabile dopo l'uso delle cosiddette 'fototrappole' adoperate dal nucleo. Infine, un ringraziamento va ai cittadini che a vario titolo hanno collaborato con gli agenti per risalire al responsabile".