Attualità

Il parco della Pace dà l'addio a Marah

La ventenne, morta all'ospedale di Cisanello poco dopo il trasferimento dalla Striscia di Gaza, sarà sepolta nel territorio sangiulianese

Il sindaco Cecchelli durante il saluto a Marah

Centinaia e centinaia di persone hanno preso parte al saluto per Marah Abu Zuhri, la giovane donna palestinese che, trasferita dalla Striscia di Gaza, è morta poche ore dopo il suo arrivo all'ospedale di Cisanello. Qui i medici hanno cercato di salvarla, ma il suo stato di salute era fortemente compromesso.

Ad accogliere la sua salma, provata dall'evidente deperimento, è stato il territorio di San Giuliano Terme per volontà del sindaco Matteo Cecchelli. E al parco della Pace "Tiziano Terzani", a Pontasserchio, si è tenuto appunto il saluto che ha coinvolto molte autorità, come il prefetto Maria Luisa d'Alessandro e l'ambasciatrice palestinese Mona Abuamara, ma anche figure religiose, come l'imam di Firenze Izzedin Elzir.

"Un viaggio della speranza per tentare di salvarla - ha detto il sindaco Cecchelli - i danni del severo deperimento organico, come riportano i medici dell'ospedale, erano irreversibili. La sua morte è la conseguenza del genocidio del popolo palestinese portato avanti dal Governo israeliano".

Il feretro di Marah

"Marah è arrivata fino a qui perché a Gaza ci sono soltanto morte e distruzione: niente più case, né ospedali - ha continuato - ogni giorno là si muore nel silenzio del mondo. Di fronte a questo silenzio, abbiamo deciso di fare rumore. Oggi, in questo parco della Pace, c'è chi ha deciso di manifestare il proprio dissenso verso questo genocidio e verso chi decide di stare in silenzio".

Tra i tanti partecipanti, in molti hanno sventolato le bandiere della Palestina. "Il nostro è gesto concreto, di umanità e di solidarietà - ha concluso Cecchelli - i diritti umani non si difendono solo con le dichiarazioni, ma anche con le azioni. In un tempo in cui si è scelto di disumanizzare un popolo, abbiamo restituito umanità. Rivendichiamo la decisione di non voltarsi: San Giuliano Terme oggi prende posizione e Marah resterà come una di noi".

Il presidente Giani durante la commemorazione

Un momento della commemorazione

"In un momento di profondo dolore, sono vicino alla sua famiglia, colpita da una tragedia che ci tocca tutti - ha affermato Eugenio Giani, presidente della Toscana - a loro va il mio sincero cordoglio, insieme alla massima solidarietà al popolo palestinese, costretto da mesi a vivere sotto la minaccia costante della violenza. Desidero esprimere anche la mia piena fiducia e il più assoluto rispetto per il lavoro del personale medico dell’ospedale Cisanello, che ha accolto e curato Marah. La Toscana è orgogliosa di loro della loro preparazione e passione che applicano con professionalità e dedizione".

"La storia di Marah ci ricorda che dietro le guerre e i conflitti ci sono persone, volti, sogni interrotti - ha detto Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale - la Toscana ha scelto da tempo da che parte stare: dalla parte dell’umanità, della pace, della speranza. Un grazie particolare va al sindaco Matteo Cecchelli, che si è fatto subito carico dell’organizzazione del funerale offrendo a Marah una degna sepoltura. Questo non deve restare solo un momento di dolore, ma diventare un monito: non possiamo voltarci dall’altra parte davanti a chi chiede la dignità e il diritto di vivere in pace".

A causa dell'allerta meteo di codice arancione, in vigore dalle 18 di oggi e fino alle 2 di domani, giovedì 21 Agosto, è stata invece rinviata la fiaccolata "Luci su Gaza". L'iniziativa è stata rinviata a lunedì 25 Agosto, sempre alle 21,30 al parco della Pace.