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La primaria di Madonna dell'Acqua non chiude

Il plesso scolastico rimarrà aperto, come affermato dall'amministrazione. In futuro c'è un progetto di un polo congiunto con Arena Metato

La scuola primaria di Madonna dell'Acqua non chiuderà. Lo fa sapere l'assessora all'Istruzione, Lara Ceccarelli, che ha così voluto smentire le voci su una possibile chiusura del plesso scolastico.

"Non è intenzione dell'amministrazione chiuderlo - ha spiegato - per questo anno scolastico ci sono 3 sezioni: auspico che ci sia una maggiore richiesta di iscrizioni il prossimo anno e che la Filzi, punto di riferimento per Madonna dell'Acqua e non solo, torni ad essere attrazione anche per bambini e bambine del territorio circostante e da fuori San Giuliano Terme".

"Ogni decisione in merito a offerta e organizzazione formativa sul territorio comunale è competenza e discrezione dei dirigenti scolastici - ha puntualizzato - il Comune, sulle classi, non ha titolo a entrare nel merito"

"Circa il rinnovo del patrimonio scolastico abbiamo gettato le basi per un futuro nuovo polo tra Metato e Madonna dell'Acqua, il cui progetto preliminare è stato determinato da un concorso pubblico di progettazione - ha affermato l'assessore al Bilancio e alla Rigenerazione urbana Matteo Cecchelli - l'iter per la realizzazione del progetto è ancora molto lungo, poiché al momento non sono disponibili le risorse necessarie alla costruzione. Stiamo lavorando per cercare fondi provenienti da bandi pubblici regionali ed europei".

La struttura che sorgerà sarà un edificio all'avanguardia e conterrà complessivamente 18 classi: 15 dalle scuole primarie e 3 dalla scuola dell'infanzia di Arena Metato. Un nuovo polo scolastico di qualità costruttiva elevata, sia sotto l'aspetto formale e distributivo, sia dal punto di vista del comfort interno e dell'efficienza energetica.

"Gli interventi rientrano in una più ampia operazione di riqualificazione dell'area - ha concluso il sindaco Sergio Di Maio - molta importanza sarà rivolta alla predisposizione di ampie zone a verde che, con gli spazi interni, rendano possibile approcci pedagogici di nuova generazione. Non vogliamo sopprimere alcun servizio, casomai migliorarlo".