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L'Acquedotto storico abbandonato

Un vero e proprio monumento dell'ingegno toscano del tempo dei Medici risente della completa mancanza di manutenzione, sarebbe una attrattiva unica

L'acquedotto fu realizzato alla fine del 1500 per trasportare l'acqua dai Monti di Asciano alla città di Pisa ed ha funzionato sino all'inizio del secolo scorso. Sei chilometri di lunghezza con ampi archi ( oltre 900 ) che oggi sono diventati rifugio di piccioni e vegetazione che in più tratti la fa da padrona.

Ma il problema più serio è la staticità: molte crepe sono visibili ad occhio nudo e, in un punto preciso, dove il rischio crollo era più evidente, alcuni anni fa, fu realizzata una soluzione "provvisoria" con dei tiranti agganciati a enormi blocchi in pietra per impedire il collasso della struttura.

Una soluzione che, ad oggi, è ancora "definitiva". La competenza sul bene storico è demandata al comune di Pisa che ne ha la proprietà, anche se per gran parte dei suoi sei chilometri di lunghezza corre nel territorio di quello di San Giuliano Terme.

Ad oggi sono stati realizzati alcuni interventi di alleggerimento della pressione dal traffico ( accanto alla struttura corre in gran parte infatti una pista ciclopedonale ) e di somma urgenza, ma è stato stimato che per un recupero solo degli archi più a rischio servirebbero almeno 2,5 milioni di euro.

Tutto però è ancora fermo, per un vero e proprio monumento che potrebbe diventare, se ben valorizzato, una attrattiva turistica unica sul territorio pisano.