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Le gattare esultano, "Ma chi minaccia è contro di noi"

Dopo la denuncia sulle fucilazioni contro i piccioni, la Rete delle gattare vuol coinvolgere l'Università: "Soluzioni scientifiche, non da cowboy"

Il ritiro dell'ordinanza sull'abbattimento dei piccioni nei cimiteri di Pontasserchio e Orzignano è accolto come un successo da parte della Rete delle gattare, il gruppo di persone che, per prime, avevano protestato contro la scelta dell'amministrazione comunale.

"Il risultato ottenuto con la revoca di una ordinanza sbagliata, lacunosa e facilmente impugnabile apre finalmente la strada a una collaborazione con il Comune, da tempo chiesta - hanno spiegato - saremo liete di partecipare al gruppo di studio per la gestione dei piccioni, e ci stiamo già muovendo per stabilire contatti con l’Università di Pisa, con varie associazioni e con altri esperti".

Dovrebbe essere noto che a Pisa esiste un centro universitario di eccellenza per lo studio dell'etologia dei piccioni, e sicuramente gli studiosi potranno offrire le loro competenze - hanno aggiunto - siamo consapevoli che la gestione della fauna, e in questo caso dei volatili, sia complessa, ma gli studi dimostrano che con strategie integrate di medio termine si ottengono risultati duraturi ed efficaci. Ci auguriamo dunque che la revoca dell’ordinanza chiuda l’era degli interventi da cowboy e dia spazio alla scienza e a decisioni condivise".

E, naturalmente, su quanto avvenuto nei giorni scorsi, con l'arrivo di una mail minatoria nei confronti del sindaco Sergio Di Maio, le gattare hanno preso fortemente le distanze. "Chi minaccia atti violenti è contro le nostre lotte - hanno detto - per questo stiamo valutando di sporgere denuncia contro ignoti e di muoverci per vie legali: chi, come noi, è contro la violenza sugli animali non può certo tollerare quella alle persone".