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Nuovi scavi archeologici nella Grotta del Leone

Nel mese di Ottobre sono riprese le attività di scavo condotte dal Museo di storia naturale nel sito archeologico di Agnano

Nel sito archeologico della Grotta del Leone ad Agnano ha preso il via una nuova campagna di scavo, la settima, condotta dal museo di storia naturale dell’università di Pisa.

Gli scavi, spiega una nota del museo, sono diretti dalla dottoressa Lucia Angeli e dal dottore Jacopo Conforti, con la supervisione della funzionaria archeologa dottoressa Claudia Rizzitelli della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno.

Gli scavi nella Grotta del Leone sono ripresi 8 anni fa con la professoressa Giovanna Radi, ed hanno portato alla scoperta di focolari e fossette contenenti carboni e numerose cariossidi carbonizzate di orzo e grano, deposte come offerte votive a scopo propiziatorio. Un'eccezionale testimonianza dello svolgimento di cerimonie cultuali da parte dei gruppi chasseani durante il Neolitico recente (metà del V millennio BC, 4500-4000 in cronologia calibrata). 

Dal 2019 il Museo di storia naturale è diventato promotore delle nuove ricerche, che stanno interessando il livello del Paleolitico superiore. "Tale frequentazione riconducibile all’Epigravettiano antico  - spiegano dal museo- è documentata da strumenti in selce e resti faunistici, che rappresentano ad oggi una delle più significative testimonianze della frequentazione dell’uomo preistorico tra 18.000 e 15.000 anni fa nella Toscana nord-occidentale". 

Dal 2018 i risultati di queste ricerche archeologiche hanno dato vita ad una esposizione permanente nel museo di Storia Naturale dell'università di Pisa.