Non una decisione d’impulso ma l’esito di un lungo percorso tecnico e istituzionale. Il presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori è intervenuto sulla questione che ha acceso il dibattito tra Ripafratta e Cerasomma: la rimozione dei tigli lungo la strada provinciale che costeggia la ferrovia. Un intervento che ha suscitato critiche, ma che – ha precisato Angori – si è reso necessario nel rispetto delle norme vigenti sulla sicurezza ferroviaria e dopo ripetute segnalazioni da parte di Rete Ferroviaria Italiana.
"La rimozione dei tigli non è stata una scelta presa alla leggera – ha affermato Angori –. Se ne discute dal 2023 all’interno della nostra struttura tecnica, che ha operato in costante coordinamento con gli altri enti coinvolti". Il riferimento è alle disposizioni contenute nell’articolo 52 del DPR 753 del 1980, che vieta la presenza di alberature a meno di sei metri dalle rotaie, una distanza che nel tratto in questione non era rispettata. "RFI – aggiunge – ci ha formalmente richiesto di intervenire in quanto proprietari del terreno, invitandoci a garantire il rispetto delle norme in materia di sicurezza".
A fronte dell’intervento, la Provincia sta già lavorando a un’azione compensativa. "È in corso la redazione di un protocollo con l’Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme – ha spiegato Angori – per la realizzazione di una nuova area verde che andrà a compensare la rimozione. Sarà un intervento condiviso, monitorato dai nostri tecnici e da esperti agronomi, per garantire una ripiantumazione in linea con il territorio".
Il presidente ha ricordato anche che, oltre all’abbattimento, sulla stessa strada provinciale è attivo un cantiere per la potatura di altri alberi, a dimostrazione di un impegno costante per la gestione del verde pubblico. "Abbiamo illustrato questi passaggi nell’assemblea pubblica che si è tenuta a Molina di Quosa il 14 Aprile – conclude –. Sappiamo che la scelta ha suscitato dispiacere, ma era l’unica percorribile per conciliare la tutela del paesaggio con le esigenze di sicurezza. Lavoriamo ora per restituire al territorio un nuovo polmone verde all’altezza delle aspettative".