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Sbrana su anticipo saldi: "I pro e i contro"

"Si dà ai commercianti la possibilità di avviare prima le svendite di fine stagione, ma si penalizzeranno gli acquisti del periodo natalizio"

Marco Sbrana direttore Confesercenti Toscana Nord interviene sull'anticipo dei saldi invernali: “Anticipare al 3 gennaio i saldi è stata una decisione saggia in linea con quella che hanno preso altre 15 regioni italiane. Si è evitato il vuoto nei negozi il sabato precedente l’Epifania con i consumatori che avrebbero atteso il lunedì per lo shopping. Sicuramente offre ai commercianti la possibilità di avviare prima le svendite di fine stagione evitando la concorrenza di coloro, soprattutto grandi catene, che già in questi giorni praticano sconti mascherati (ci sono casi verificati in cui già adesso si fanno “pre saldi” con sconti del 30 per cento sul prezzo del cartellino). Questo però ha un risvolto della medaglia. I commercianti in questo modo dovranno mettere a saldo merce comprata a prezzo pieno diversi mesi prima e già pagata, praticamente pochi giorni dopo il Natale. Logico pensare che il consumatore sposti il suo budget di acquisto a gennaio penalizzando il periodo natalizio. Per questo ribadiamo la nostra posizione sulle vendite di fine stagione che, come dice il nome, dovrebbero essere l'occasione per eliminare la poca merce rimasta (e questo non può certo accadere i primi giorni di gennaio in inverno ed il 7 luglio in estate). Così facendo il commerciante si trova, in pratica, a vendere la sua intera collezione stagionale a sconto, con ricavi sempre minori”.