Cronaca

Sbrigano il quotidiano e riconoscono una fattura

Ma l'alfabetizzazione finanziaria degli studenti di 15 anni è sotto la media Ocse secondo il rapporto di Pisa

Nelle ipotesi migliori, conoscono la differenza tra bisogni e desideri, sono in grado di prendere decisioni semplici sulle spese quotidiane e riconoscono lo scopo di documenti finanziari della vita di ogni giorno, come ad esempio una fattura.

Ma i 15enni italiani fotografati dall'indagine Ocse-Pisa sul 2012 sono sotto la media Ocse nell'alfabetizzazione finanziaria. Oltre uno studente su cinque di circa 15 anni del nostro Paese, pari al 21,7 per cento rispetto al 15,3 nei Paesi ed economie dell'Ocse, non raggiunge un livello "di base" di competenze, quello necessario ad applicare le conoscenze e i concetti finanziari comuni e prendere decisioni finanziarie in ambiti che sono direttamente rilevanti per il soggetto. L'alfabetizzazione finanziaria dei giovani italiani, si legge nel Rapporto, è inferiore a quella che ci si potrebbe aspettare basandosi sulle competenze in matematica e lettura degli stessi studenti. Considerate le crescenti difficoltà nelle scelte finanziarie future, questo pone i nostri giovani in una posizione di debolezza. 

Solo il 2,1 per cento degli studenti raggiunge il livello più alto nella scala media ideata dall'Ocse, rispetto al 9,7 per cento nei Paesi ed economie dell'area Ocse. Il grado di alfabetizzazione finanziaria dei giovani italiani, rileva ancora il Rapporto Ocse, presenta divari fra Nord e Sud: Veneto e Friuli Venezia Giulia si collocano (appena) sopra la media Ocse, mentre in Calabria, Sicilia e Campania i giovani dispongono di competenze basse. Inoltre l'Italia è l'unico Paese tra quelli partecipanti alla rilevazione in cui emergono differenze significative nel punteggio medio tra maschi e femmine: le ragazze hanno un livello minore di alfabetizzazione.

Le differenze nei risultati ottenuti dagli studenti all'interno del Paese sono spiegate in buona parte dalle competenze matematiche e di lettura, dal genere dello studente e in misura molto contenuta dallo status socio-economico della famiglia. Quest'ultimo aspetto è in linea di principio indice di minori diseguaglianze nelle opportunità di apprendimento tra le classi sociali; si realizza però in un contesto di appiattimento verso i livelli più bassi di competenza.

I risultati dell'indagine Ocse-Pisa sul 2012 evidenziano "l'esigenza di intervenire".