"È dal luglio scorso che abbiamo cercato di dire che il clima politico stava cambiando, che in giro si avvertiva la crescita di un forte malessere sociale e di uno scontento diffuso e che la via migliore per costruire una proposta credibile era quella di lavorare ad un progetto civico, aperto e in grado di indicare una strada di rilancio e di rinnovamento", scrive l'ex sindaco sul suo blog.
"Siamo arrivati, come ArticoloUNO-Mdp, a dare anche la nostra disponibilità ad una proposta di candidatura condivisa con il PD e le liste della maggioranza attuale, che avesse queste caratteristiche. Pensavamo che gli esiti del voto del 4 marzo facessero riflettere almeno un po’. Invece dal PD e dagli altri è arrivata, di fatto, al di là degli appelli all’unità, solo una posizione di chiusura verso la questione politica che abbiamo avanzato, che non è di nomi o di posti come emerge chiaramente dai posizionamenti di molti, ma quella della costruzione di una larga alleanza progressista, civica e di centrosinistra, capace di assorbire il malcontento e di contrastare la destra a trazione leghista".
"Infatti la linea che è stata scelta è quella della continuità amministrativa negli uomini e nei contenuti. Linea che a mio parere apre spazi enormi alla iniziativa del centrodestra e rischia di portare ad un ribaltone nel governo cittadino. Io spero di no, ma si tratta comunque di una scelta miope, non condivisibile e poco accorta".