La grande scherma paralimpica torna a Pisa per la decima volta. Da giovedì 13 a domenica 16 Marzo, il PalaCUS sarà il teatro della tappa italiana della Coppa del Mondo di Scherma Paralimpica, un evento di altissimo livello che vedrà la partecipazione di circa 300 atleti provenienti da 25 nazioni. L’evento, organizzato dalla Federazione Italiana Scherma in collaborazione con U.S. Pisascherma, conferma la città come punto di riferimento per lo sport internazionale.
“Siamo orgogliosi di ospitare ancora una volta una competizione di livello mondiale”, ha dichiarato Frida Scarpa, assessore allo sport del Comune di Pisa. “La scherma paralimpica rappresenta uno straordinario esempio di sport e inclusione. Invitiamo i pisani, le famiglie e gli studenti a seguire le gare e a sostenere gli atleti in questa manifestazione unica”.
Il programma prevede tre giornate di gare individuali, con le finali fissate alle 13 e alle 18, e una giornata dedicata alle competizioni a squadre. Anche quest’anno, le scuole pisane saranno coinvolte direttamente, con gruppi di studenti che assisteranno alle sfide della mattina.
L’evento non è solo una competizione, ma anche un momento di riflessione sull’importanza dello sport come strumento di inclusione. Giulia Gambini, assessore alla disabilità, ha sottolineato come manifestazioni di questo livello contribuiscano a promuovere una cultura sportiva accessibile a tutti, “Lo sport è un diritto fondamentale, e questa competizione dimostra che non esistono barriere per la passione e l’impegno degli atleti”.
L’Università di Pisa conferma il proprio supporto all’evento, come evidenziato da Marco Macchia, delegato del rettore per i rapporti con il territorio, “Siamo al fianco di questa manifestazione fin dalla sua prima edizione. Lo sport e lo studio devono camminare insieme, come dimostra il nostro progetto Dual Career, che sostiene gli studenti-atleti nel loro percorso accademico”.
La soddisfazione è condivisa anche da Giovanni Calabrò, presidente di Pisa Scherma, che ha evidenziato la crescita dell’evento e il riconoscimento ottenuto a livello internazionale, “Accogliere 25 nazioni e organizzare oltre 450 competizioni richiede un lavoro enorme, reso possibile dal supporto delle istituzioni e dai nostri volontari, veri protagonisti dietro le quinte”.