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Scuola, " 65 edifici su 100 non sono a norma"

Bongiovanni: "Una buona notizia è arrivata dal Governo con il decreto mutui, che autorizza le Regioni a stipulare accordi trentennali con la Bei"

"Qualche giorno fa -afferma Patrizia Bongiovanni, consigliere comunale e candidata del PD alle elezioni regionali del prossimo 31 maggio  ero presente alla riunione dei genitori degli studenti del Liceo Buonarroti di Pisa, dopo la caduta di un vetro che, per miracolo, non ha ferito nessuno. Quella scuola è una struttura disegnata da un grande architetto ma la cui realizzazione ha da sempre manifestato lacune e perplessità . Dopo trenta anni la situazione è peggiorata, inevitabilmente. La situazione del liceo Buonarroti è solo la punta di un iceberg. Il problema dell'edilizia scolastica è presente su tutto il territorio della provincia di Pisa".

Secondo la consigliera il 65 per cento degli edifici scolastici non è a norma. "La crisi, la spending review e i vincoli del patto di stabilità hanno dato sempre meno possibilità di investire sugli edifici scolastici. E' una situazione che non possiamo più tollerare. È arrivato il momento di riportare l'edilizia scolastica al centro delle politiche regionali e nazionali. 53 milioni di euro sono a disposizione per ristrutturazioni e adeguamenti delle scuole della Toscana, che in molti casi necessitano di interventi urgenti. Una notizia positiva è arrivata dal Governo con il decreto mutui, che autorizza le Regioni a stipulare appositi mutui trentennali con la Bei (Banca Europea degli investimenti) in tema di edilizia scolastica. Ma non può essere che l'inizio della trasformazione. La scuola è il migliore investimento sui nostri figli e per il futuro di un Paese".