Cronaca

Servizio navetta della prostituzione, un arresto

I carabinieri lo hanno trovato molte volte alla guida di un'auto con a bordo delle prostitute. Così spesso da insospettire i militari

Era da tempo che i carabinieri controllavano un italiano, trovato molte volte alla guida della propria auto con a bordo transessuali e prostitute.

Talmente tante volte da far ritenere che non si trattasse di semplici cortesie: ed infatti sono state numerose le volte che i militari hanno documentato come i transessuali scendevano e salivano dall’autovettura proprio nei posti dove esercitavano il meretricio.

Sono state redatte quindi precise annotazioni, in modo tale da controllare ed annotare in maniera dettagliata le vetture utilizzate e le persone a bordo.

A confermare il tutto, le dichiarazioni rese a verbale da alcuni transessuali, che hanno sottolineato come gli stessi fossero soliti dare, in più occasioni, dei soldi all’italiano per usarlo come un vero e proprio “servizio navetta”.

Il fenomeno della prostituzione è particolarmente diffuso nell’area di Migliarino, in particolare lungo la via Aurelia e nella zona industriale. Molti sono i transessuali dediti al meretricio, verso i quali non sempre si hanno a disposizione gli strumenti normativi idonei per fornire una adeguata azione di contrasto.

Forse non tutti lo sanno, ma prostituirsi in Italia non è reato. La legge “Merlin” del 58 non punisce la prostituzione in quanto tale, ma sanziona lo sfruttamento e, come in questi due casi, il favoreggiamento.

Per l’arrestato di origini siciliane classe ‘51, il Pm, di turno ha disposto gli arresti domiciliari nella sua abitazione di Livorno.