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Sicurezza, Filippeschi vuole incontrare Alfano

Dopo l'ultima lettera del 5 agosto, il sindaco scrive nuovamente al ministro dell'Interno e chiede ancora un incremento delle forze di polizia

"Le necessità di Pisa necessitano un incontro urgente". Il sindaco Marco Filippeschi scrive nuovamente al ministro dell'Interno Angelino Alfano. Lo fa in risposta alla nota inviata dal capo di Gabinetto del ministero Luciana Lamorgese, con la quale si apprende che la questura di Pisa non rientrerebbe nella imminente assegnazione di ulteriori forze di polizia, in virtù di un "trend decrescente del numero di reati rispetto al primo semestre del 2014", rimandando l'incremento di forze provenienti dal corso Allievi Agenti a una prossima pianificazione, "compatibilmente con le esigenze degli altri uffici territoriali in ambito nazionale".

"Purtroppo -commenta il sindaco- si continua a sottovalutare la nostra situazione. Io ho messo nero su bianco le nostre criticità, senza tanti giri di parole. Il lavoro coordinato di prefettura e questura è tanto e incisivo, ma non basta. E' il confronto con altre città simili alla nostra che non regge e sono i nostri numeri, quelli riconosciuti dal Patto per Pisa sicura a dirlo. E quel patto l'ha firmato anche il governo".

Una mancata messa in campo di ulteriori forze in seno alla questura, secondo Filippeschi "aggraverebbe la situazione data anche l'impossibilità di procedere a nuove assunzioni nella polizia municipale fino al completo trasferimento degli agenti della polizia provinciale".

"Si deluderebbe -conclude il primo cittadino- una richiesta giustificatissima. In Toscana, per quanto riguarda le esigenze di sicurezza urbana e dati i numeri d'afflusso e i fenomeni che abbiamo, Pisa può confrontarsi con Firenze, non certo con città come Arezzo o Lucca, per fare degli esempi. Nell'incontro urgente che ho chiesto dirò questa verità che richiede scelte concrete".