Attualità

Smith, Rossi: “No alla chiusura"

Il presidente uscente della Regione e candidato alla rielezione: "Gli operai non possono essere lasciati soli. Chiediamo più tempo”

“Non è accettabile che uno stabilimento venga chiuso dall'oggi al domani. Non è solo una questione di 200 posti di lavoro ma è in gioco l'essenza stessa della nostra democrazia, fondata sul lavoro". Così Enrico Rossi, presidente uscente della Regione Toscana e candidato alla rielezione, interviene sulla vicenda della chiusura dello stabilimento Smith Bits di Saline di Volterra.

"Scriverò al presidente della Repubblica affinché si interessi dell'argomento -assicura Rossi- al presidente del Consiglio, al Ministro dell'Industria e al ministro del Lavoro affinché si adoperino a lavorare contro l'affronto fatto ad un territorio già povero e ai margini delle aree più sviluppate. Gli operai non possono essere lasciati soli”.

“Noi chiediamo tempo. E intanto – prosegue Rossi - chiediamo alla Smith di non trasferire le tecnologie e di non assumere decisioni irreparabili. Chiediamo di sedersi a un tavolo regionale a cui inviteremo a partecipare anche altre aziende perché si discuta della prosecuzione della attività della Smith”.

“I prodotti di alta tecnologia che vengono prodotti nello stabilimento di Saline – sottolinea - sono all'avanguardia e possono avere un futuro commerciale. Ci auguriamo che il governo si impegni su un preciso indirizzo di politica industriale. Non si chiede assistenzialismo ma l'esatto contrario. Chiediamo che l'Italia non perda una presenza produttiva ad alta qualità in modo irrimediabile. Per scongiurare questa eventualità nessuna strada e nessuno sforzo devono restare intentati”.

“A questo scopo – conclude Rossi - sto svolgendo e svolgerò incontri con tutti gli interessati: le aziende, gli investitori, i sindacati, gli operai e gli enti locali”.