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Sosta abusiva, la protesta di Aci Camper

"In centinaia parcheggiati fuori dagli spazi autorizzati". Confcommercio: “Accoglienza un dovere dell'amministrazione”

La città invasa da centinaia di camper nell'ultimo week end di Pasqua. Ma secondo l'associazione nazionale camperisti di Aci Camper, la stragrande maggioranza di questi era parcheggiata fuori dagli spazi autorizzati, ovvero l'area attrezzata di via di Pratale. 

Per bocca dei responsabili Pino e Annamaria Santacroce, Aci Camper commenta: “Per Pasqua la città è stata invasa da diverse centinaia di camper che hanno sostato gratis ovunque, naturalmente il più vicino possibile a Piazza del Duomo e poi via via, sempre gratis, dove trovavano un po’ di posto. Erano dappertutto, qualcuno persino dentro le mura. Molti in via Paparelli, camper intorno allo stadio, nelle strade, nelle viuzze sempre gratis e al parcheggio di via Pietrasantina, la sede più logica, dove all’ora di pranzo del giorno di Pasqua solo a sinistra nell’area delle vetture ce ne erano 59”.

“L’Aci Camper -proseguono Annamaria e Pino Santacroce - accompagnava un gruppo di 60 soci dell’Automobile Club d’Italia che venivano da tutte le province, Torino, Milano,Trieste, Roma, fino a Taranto e Cosenza e ha tentato in ogni modo, per mesi, di ottenere dal Comune, chiaramente a pagamento, un parcheggio meno disagevole. La risposta è sempre stata un secco no e per questo motivo, rispettosi come siamo delle regole, con 30 camper al seguito, siamo finiti in un'area di sosta distante oltre 2 chilometri (e questo solo grazie alla collaborazione dei gestori dell’area). Eppure da tempo avevamo tentato con insistenza e con ogni mezzo di poter occupare, pagando, spazi che beffa delle beffe, sono stati poi occupati senza versare un euro da altri camper”.

“Moltiplicando il numero dei camper in divieto – conclude Aci Camper - il vero affare lo avrà fatto il comune di Pisa, grazie all'importo delle multe che sicuramente avrà comminato a tutti questi camper che non sostavano nell'unica area di sosta autorizzata in via Di Pratale. Saranno senz'altro qualche centinaio di migliaia di euro, più che sufficienti a migliorare l'accoglienza in città. Ma se così non fosse stato, è del tutto evidente che l’ACI non ha saputo trovare i canali e gli interlocutori giusti dal momento che si è rivolto solamente all’assessorato al turismo, all’assessorato alla mobilità e al Comando della Polizia Municipale. Oppure vuol dire che Pisa per suoi disegni occulti intende escludere il turismo itinerante e tutti i soldi che porta proprio al Comune”.

Chiede chiarezza il direttore di ConfcommercioPisa Federico Pieragnoli: “Sarebbe paradossale se coloro che scelgono Pisa come meta privilegiata dei loro viaggi e fanno di tutto per rispettarne le regole sono ostacolati così fermamente, mentre chi opera fuori da ogni rispetto dovesse alla fine farla franca. Forse non abbiamo ancora capito fino in fondo che il turismo è una risorsa troppo importante per la nostra città e per le sue ricadute sulle migliaia di imprese locali che vi lavorano con grandissimo impegno e professionalità. Garantire un sistema di accoglienza efficace e coerente, finalizzato alla soddisfazione del turista, è un dovere che l'amministrazione non può disattendere in nessun caso”.