Cronaca

Spaccio, minacce e atti osceni: arrestato 41enne

"Sono uno spacciatore, qual è il problema?" Processato per direttissima, durante i controlli ha minacciato i militari e mostrato le parti intime

Minaccia, violenza, resistenza a pubblico ufficiale e atti osceni. Queste sono le denunce pendenti sulla testa di un tunisino fermato dai Carabinieri nei pressi della stazione ferroviaria. “Io sono come Totò Riina, sono uno spacciatore, qual è il problema?” si sono sentiti rispondere i militari del Nucleo operativo e radiomobile, nel corso del controllo.

L'uomo 41enne, pluripregiudicato per reati in materia di stupefacenti, ha iniziato ad alzare la voce ed istigare il figlio con parole in arabo che, a quel punto, ha iniziato senza alcun motivo a dare testate nel muro, mentre il padre intavolava una violenta discussione con i due Carabinieri: “Vi ammazzo. Puoi anche arrestarmi ma poi, appena mi mettono subito fuori, vengo e ti do due o tre coltellate”. A quel punto il soggetto ha iniziato ad abbassarsi i pantaloni e a mostrare le parti intime a un gruppo di scout minorenni, che passavano nelle vicinanze. I militari, per non portare oltre la scena “teatrale” imbastita dai due nordafricani, hanno provveduto a caricare di forza il tunisino più anziano nell’auto di servizio, per portarlo in caserma. Appena giunti in ufficio quest’ultimo ha dato una violenta testata allo spigolo del muro, provocandosi un taglio superficiale. A quel punto i militari hanno provveduto a chiamare un’ambulanza e far refertare il tunisino (7 giorni) e lo hanno tratto in arresto per minaccia, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, nonché a denunciarlo per atti osceni. Il pubblico ministero ha disposto una notte in cella di sicurezza e il processo per direttissima.