Politica

"Stop alla nuova pista di Peretola"

Gli esponenti di Una Città in Comune-Prc chiedono al Comune azioni contro il progetto della nuova pista di atterraggio di 2400 metri

Alla luce dei rilievi del Nucleo di Valutazione Regionale e del Ministero dell'Ambiente ripetiamo un forte no alla pista di 2400 metri all'aeroporto di Peretola". Ciccio Auletta, esponente della lista civica Una Città in Comune- Prc, il segretario provinciale del partito di rifondazione comunista Andrea Corti e Tiziana Nadalutti portano avanti la loro battaglia sulla vicenda degli scali toscani e chiedono al Comune azioni contro il progetto della nuova pista di atterraggio a Firenze.

Lo fanno partendo dai pareri espressi dal Nucelo di Valutazione Regionale e dal Ministero dell'Ambiente richiedono espressamente "un'integrazione al documento di Via prodotto da Enac". Secondo i due pareri, così come secondo gli esponenti politici di Una città in comune e Rifondazione "Il Master Plan non tiene in considerazione l'impatto ambientale che la nuova pista di Peretola avrebbe nei confronti della piana fiorentina, area protetta, delle pianificazioni dei comuni interessati e del rischio idraulico, senza considerare che nella zona esiste già un inceneritore e l'autostrada".

Secondo il segretario Corti poi, "Il Master plan -che sottolinea- non è un progetto definitivo e quindi non autorizza a far partire i lavori, non tiene in considerazione l'aumento del traffico aeroportuale che esterebbe nello scalo dopo l'allungamento della pista e il suo conseguente impatto ambientale".

"Il progetto poi -precisa Nadalutti- è stato redatto sui dati ambientali relativi a un solo anno, il 2010, altra irregolarità del plan, che dovrebbe tenere in considerazione i dati ambientali di almeno 10 anni".

Sulla questione Ciccio Auletta ha presentato una mozione in occasione dell'ultima seduta del consiglio comunale prima della pausa estiva. "Ma il sindaco -commenta- ha votato contro l'urgenza- quindi tutta la discussione slitterà a settembre, quando ormai i lavori a Peretola saranno partiti".

Ma non solo: Corti, Auletta e Nadalutti hanno redatto un dossier da porre all'attenzione della presidenza della Repubblica "perché venga rispettata la nostra costituzione e l'opera non venga realizzata