Attualità

Strage di Viareggio, l'abbraccio di Pisa

Numerosa la partecipazione alla manifestazione in piazza della Stazione, con i familiari delle vittime dell'associazione "Il mondo che vorrei"

La manifestazione di solidarietà alle vittime della strage di Viareggio

La tappa pisana di ieri della onlus "Il mondo che vorrei", che riunisce vittime e familiari delle 32 vittime mortali della strage ferroviaria di Viareggio del 29 Giugno 2009, aveva come obiettivo il mantenere alta l'attenzione dell'opinione pubblica sulle vicende giudiziarie del caso. Obiettivo che è stato raggiunto, perché sono stati tanti i pisani, singoli cittadini ed esponenti di associazioni, che hanno portato la loro solidarietà e vicinanza, a sottolineare che anche Pisa non dimentica. Anche perché quel maledetto treno carico di Gpl, così come è uscito dai binari a Viareggio, poteva deragliare ovunque, anche a Pisa.

L'iniziativa di ieri pomeriggio è nata a seguito della recente sentenza della Cassazione, che ha provocato rabbia, delusione, indignazione e umiliazione, tanto nella onlus viareggina quanto in tanti di coloro che conoscono bene il caso. Proprio di umiliazione ha parlato Claudio Menichetti padre di Emanuela, morta quella notte di 11 anni fa traformatasi in un inferno di fuoco.

Di "sentenza politica" ha invece parlato Riccardo Antonini, ex sindacalista della Filt-Cgil licenziato da Rfi a un anno dalla pensione. Una sentenza che, accordando la prescrizione per il reato di omicidio colposo plurimo e non riconoscendo l'aggravante dell'incidente sul lavoro, di fatto ha annichilito l'impianto accusatorio portato avanti fino ad oggi dagli avvocati della onlus, che ancora chiede piena verità e giustizia.