"Le affermazioni scaturite dall'incontro tra amministrazione comunale e prefettura circa la limitazione numerica dei rom e dei sinti a Pisa suggeriscono un clima discriminatorio di cui tutta la società risente negativamente". Almeno secondo le associazioni Africa insieme, progetto Rebeldìa, Osservazione e il Comitato per i diritti dei bambini e delle bambine della Bigattiera, che si sono mosse consegnando una segnalazione al prefetto e all'Ufficio nazionale anti discriminazioni razziali, al fine di ottenere una rettifica delle dichiarazioni e un'inversione di rotta nelle soluzioni da intraprendere per la risoluzione delle questioni di accoglienza di questa comunità.
Quello a cui le associazioni ambiscono è "l'apertura di un tavolo di discussione ad hoc che adotti politiche inclusive a livello nazionale e internazionale".
"Affermare che 860 rom sono troppi e che il territorio pisano ne potrebbe ospitare al massimo 400 -commentano Rebeldìa e Africa insieme- è sintomo di un'intolleranza nei confronti di un popolo specifico. Parole e sentimenti che non dovrebbero essere proprie di un ente pubblico".