Lavoro

Suolo pubblico, le nuove regole penalizzano i commercianti

Confesercenti pronta la ricorso se non si applica lo sconto a chi libera la strada al termine del lavoro

“Un incontro urgente con l'amministrazione comunale per rivedere alcuni aspetti del regolamento della Cosap (il canone per l'occupazione del suolo pubblico) che sono penalizzanti per le attività commerciali". Oppure la Confesercenti farà ricorso al nuovo regolamento.

Il coordinatore dell'area pisana Giulio Garzella ha scritto ufficialmente agli assessori Serfogli e Gay in merito ad alcune modifiche apportate al regolamento della Cosap approvate il 19 dicembre scorso. “La novità che non accettiamo è la cancellazione dello sconto del 50per cento sul canone per quelle attività che occupavano il suolo pubblico per un massimo di 12 ore – spiega Garzella -. In pratica prima lo sconto veniva praticato a coloro che alla fine del proprio lavoro smontavano e rimuovevano completamente le strutture con le quali occupavano il suolo pubblico. Un fatto sicuramente positivo per i cittadini che, in caso di chiusura dell'esercizio, vedeva la strada libera. Ma che senso ha se poi il commerciante paga la tariffa intera?”.

Ma a non andare giù alla Confesercenti è anche il metodo dell'approvazione del nuovo regolamento. “Il Comune ci ha convocato per illustraci le novità due giorni prima la loro approvazione solo su nostra richiesta, dicendo che poi ne avremmo riparlato a febbraio. Ma per i ricorsi il termine massimo è 60 giorni, quindi non possiamo aspettare ancora. Se poi lo sconto rimane per i mercati il cui orario di apertura e chiusura e fisso e facilmente verificabile (con l'avvio delle operazioni di spazzamento), non vorremmo che per le altre attività si fosse tolta la riduzione per l'incapacità di controllare le varie occupazioni. Quindi è più facile fare pagare per l'intera giornata”.