La battaglia contro i tagli all’assistenza specialistica nelle scuole pisane non si ferma. Dopo la bocciatura da parte del Comune della mozione di iniziativa popolare presentata nei mesi scorsi, il gruppo “Docenti e assistenti contro i tagli all’assistenza specialistica” rilancia la mobilitazione con un’assemblea cittadina in programma martedì 18 Febbraio alle 17, alla sala del Centro Espositivo San Michele degli Scalzi, sul Viale delle Piagge.
L’obiettivo dell’incontro è chiaro, “Prendere di nuovo parola e decidere insieme le prossime forme di mobilitazione per tutelare i diritti di studenti e studentesse più fragili”, spiegano gli organizzatori. La bocciatura della mozione da parte dell’amministrazione comunale è stata vissuta come uno schiaffo da chi da mesi si mobilita per garantire il servizio di assistenza agli alunni con disabilità.
Le preoccupazioni riguardano soprattutto la tenuta del servizio fino alla fine dell’anno scolastico, visto che “non c’è ancora alcuna garanzia sul proseguimento dell’assistenza fino al termine della scuola”. Una situazione che si fa ancora più grave per gli student, i che risiedono nella provincia di Livorno ma frequentano le scuole pisane: “Si stanno vedendo tagliato il servizio già dalle prime settimane di Febbraio”.
Da qui l’appello ad associazioni, collettivi, rappresentanti politici e a tutta la cittadinanza a partecipare numerosi all’assemblea, “Auspichiamo un’ampia partecipazione, per superare steccati e ostacoli e rimettere al centro i diritti fondamentali”.
Da tempo insegnanti, famiglie e operatori denunciano l’incertezza sul futuro del servizio, sottolineando l’importanza dell’assistenza specialistica come strumento indispensabile per garantire il diritto allo studio agli studenti con disabilità. “L’assistenza specialistica è un servizio importantissimo e deve essere garantito per quest’anno e per gli anni a venire”, ribadiscono i promotori dell’incontro.
La mobilitazione dunque prosegue, “Noi andremo avanti finché non saranno garantiti i diritti di studenti e studentesse più fragili”.