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"Oggi siamo tutti a Sant'Anna di Stazzema"

Oggi ricorre il 71 esimo anniversario della strage. All'alba del 12 agosto 1944, 560 tra donne e bambini persero la vita per mano delle forze naziste

"Oggi non abbiamo potuto partecipare alle celebrazioni a Stazzema, perché abbiamo una riunione di Giunta, ma con cuore e mente tutta l'Amministrazione è lì. E' necessario trasmettere ai più giovani i valori della pace attraverso la consapevolezza della nostra storia. Non basta non dimenticare, abbiamo il dovere di diffondere la conoscenza degli avvenimenti". A parlare è il sindaco di Vicopisano Juri Taglioli

E quest'anno il 71esimo anniversario della strage di Stazzema coincide con altre commemorazioni di eventi tragici. Il ventennale del genocidio di Srebrenica, i 70 anni dal lancio della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki, il centenario del genocidio armeno. Crimini contro l'umanità che si intrecciano nei ricordi, amplificando un orrore che la memoria quasi non riesce a contenere. 


All'alba del 12 agosto 1944, tre reparti di SS salirono a Sant'Anna mentre un quarto chiudeva ogni via di fuga. Alle sette il paese era circondato. Quando le SS giunsero a Sant'Anna, accompagnate dai fascisti collaborazionisti che fecero da guide, gli uomini del paese si rifugiarono nei boschi per non essere deportati mentre donne, vecchi e bambini, sicuri che nulla sarebbe capitato loro, in quanto civili inermi, restarono nelle loro case. In poco più di tre ore furono massacrate 560 persone.
I nazisti le rastrellarono, le chiusero nelle stalle o nelle cucine delle case, le uccisero con colpi di mitra, bombe a mano, colpi di rivoltella e altre modalità di stampo terroristico.
La vittima più giovane, Anna Pardini, aveva appena 20 giorni.

"Non fu una rappresaglia -commenta taglioli- ma un atto terroristico vero e proprio, premeditato. Un crimine contro l'umanità, morirono 560 persone, ma siamo stati tutti feriti e colpiti, nessuno escluso. E oggi siamo tutti a Sant'Anna di Stazzema.