Cronaca

Ticket, dal primo luglio l'autocertificazione non vale

Anche se l'Asl 5 ancora non lo sa. Ma non aggiornare la fascia di rettito potrebbe costare caro. Ecco cosa fare

Fino a ora il pagamento del ticket di compartecipazione alla spesa dei farmaci e delle visite avveniva tramite l’attestazione della fascia di reddito da parte del medico o attraverso autocertificazione

Dal primo luglio, invece, l'autocertificazione non avrà più valore e la fascia attribuita dal ministero delle Finanze sulla base della dichiarazione dei redditi comparirà in automatico sulla ricetta e non sarà possibile modificarla né da parte del medico né da parte del farmacista.

Dal primo luglio, infatti, scatta il nuovo sistema per l'assegnazione della fasce di reddito per il servizio sanitario, nuove regole per il pagamento del ticket e in particolare per la fascia di reddito che fra circa un mese non verrà più stabilita con l’autocertificazione, ma comparirà in automatico sulla ricetta sulla base della informazioni fornite dal ministero delle Finanze e quindi desunte dalla denuncia dei redditi. Una delle criticità a cui potranno andare incontro i cittadini è quella di non avare aggiornato i dati oppure di non avere ancora attivato la tessera sanitaria: in questo caso potrebbe essere assegnata in automatico la fascia massima di reddito e quindi il ticket si pagherebbe intero. Altro problema si potrebbe porre per chi non fa la denuncia dei redditti perché disoccupato o lavoratore dipendente.

Una nuova disposizione ministeriale della quale alla Asl 5 non sembra essere arrivata notizia, tanto che il direttore generale Rocco Damone spiega: "Se arriverà una disposizione dalla regione la attueremo".

La vicina Asl di Empoli, invece, si sta già attrezzando e ha anche predisposto un numero a cui rivolgersi per informazioni.

La variazione si rivolge a tutti gli assistiti, eccetto gli esenti per reddito (che hanno già fatto l’autocertificazione) e i cittadini in fascia di reddito superiore a 100mila euro. Sono esenti per reddito: i bambini sotto i 6 anni o gli anziani over 65 anni con reddito familiare inferiore a 36.151,98 euro, i disoccupati e gli anziani con più di 60 anni detentori di pensione minima e loro familiari a carico con reddito inferiore a euro 8.263,31, incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e in ragione di ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico e infine i titolari di assegno (ex pensione) sociale e loro familiari a carico.

Ecco di seguito le presunte fasce di reddito e le relative codifiche che devono comparire sulla ricetta:

- da zero a 36151,98 euro il codice è R1

- da 36151,99 a 70mila euro il codice è R2

- da 70001 a 100mila euro il codice è R3

sopra i 100mila euro non è previsto alcun codice poiché l’utente pagherà in automatico la quota massima