Cronaca

Tolta alla mafia, farà lavorare tre persone

L'edicola di Borgo Stretto, su idea di Libera, sarà gestita dalla cooperativa Axis

I colloqui sono già in corso. In quell'edicola confiscata alla mafia, lavoreranno tre persone, da scegliere tra soggetti in particolari condizioni di bisogno o disoccupati. 

"L'amministrazione comunale, consapevole dei rischi di infiltrazioni mafiose nelle economie che funzionano come la nostra - commenta l'assessore Chiofalo - da tempo ha rizzato le antenne e, insieme ad altri enti e associazioni, costruito strumenti per individuare e rimediare. Come in questo caso, saper reagire prontamente è importante".

L'edicola in Borgo Stretto è stata sequestrata il 19 luglio dalla Dia di Firenze, perché, spiegavano gli investigatori con una nota "Il padre del titolare è ritenuto un capofamiglia ed è stato condannato a venti anni di reclusione per associazione di tipo mafioso, omicidio volontario ed estorsione". Nel giro di pochi mesi sono poi arrivate le confische di I e II grado (rispettivamente a settembre 2013 e aprile 2014).

Nel frattempo, il coordinamento provinciale dell'associazione Libera, attiva nel contrasto alle mafie, ha elaborato un progetto per il riutilizzo sociale.
A gestire l'edicola sarà la cooperativa Axis, che attualmente gestisce il bar Colombre in via da Buti (davanti alla Leopolda) dove si trova la bottega I sapori della legalità.