Cronaca

Arno in calo a Firenze, colmo di piena transitato a Pisa

Il colmo di piena è transitato lungo tutta l'asta senza criticità. Nella serata di ieri ha raggiunto Firenze, poi Pisa nelle prime ore del mattino

La piena dell'Arno a Pisa (Foto di Michele Conti da Facebook)

Il colmo di piena dell'Arno è transitato lungo tutta l'asta senza criticità. Nella serata di ieri ha raggiunto Firenze con una portata di 1500 metri cubi al secondo e poi successivamente Ponte a Signa, Montelupo, Empoli, Fucecchio, Pontedera, San Giovanni alla Vena e quindi Pisa con un livello stabile a 4,8 metri.

"Il colmo della piena - scrive su Facebook il sindaco di Pisa Michele Conti- è transitato anche nel tratto cittadino del fiume, la notte è passata senza particolari criticità. Il lavoro dello scolmatore e la cassa di espansione di Roffia hanno permesso di mantenere il livello dell’Arno sotto i cinque metri. Le previsioni meteo migliori ci fanno essere ottimisti per le prossime ore".

L'apertura dello scolmatore, ha scritto sui social il presidente della Regione Eugenio Giani, "Ha letteralmente abbattuto l’ondata di piena dell’Arno che stava salendo, riducendo quindi il colmo di piena sul Pisano insieme alla casse di espansione di Roffia a San Miniato, realizzate solo qualche anno fa".

Intanto scende il livello dell'Arno a Firenze dove alle 7,30 di questa mattina, ha reso noto la sindaca Sara Furano, era a 3.87 metri, in lenta discesa. "Tutti gli altri affluenti sono scesi sotto i livelli di guardia - scrive Funaro su Facebook-  e rientrati a livelli normali. Per la mattinata sono possibili eventi di pioggia non a carattere di temporale con cumulati massimi di 30 millimetri. Si invita sempre alla massima attenzione".

Transitato nella serata di ieri anche il colmo di piena della Sieve a Dicomano e San Piero a Sieve. I livelli registrati sulla Sieve non si verificavano dall'alluvione del 1966.

A Fucecchio ieri sono state evacuate 120 persone residenti in case a rischio allagamento.  "La gran parte di loro - rende noto il Comune sui social- ha scelto di farsi ospitare da parenti e amici, dodici sono invece state accolte da strutture turistico-ricettive. Sei i disabili ai quali è stata trovata una sistemazione, di cui quattro portati all’ospedale San Pietro Igneo. Le famiglie delle zone a rischio sono in constante contatto con l'amministrazione e con il sistema di Protezione Civile. Distribuiti sacchi di sabbia ad un centinaio di famiglie che vivono nelle zone più critiche. Per chi avesse bisogno di ospitalità, nella palestra del palazzetto dello sport sono stati allestiti alcuni letti pronti all'occorrenza".