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I tralicci della Torre di Pisa per la Garisenda

Saranno utilizzati per la messa in sicurezza della torre a rischio crollo i tralicci già usati per la torre pendente pisana, dopo alcune modifiche

Foto da rendenring - Comune di Bologna

Per accorciare la fase di messa in sicurezza della torre Garisenda a rischio crollo e abbassare i costi, saranno impiegati i tralicci già utilizzati per la Torre pendente di Pisa, opportunamente modificati. Lo ha annunciato in una nota il Comune di Bologna.

I tralicci a suo tempo installati per la Torre di Pisa sono due grandi cavalletti alti 12 metri da ancorare in fondazione con un sistema di pali che si spingono fino alla profondità di 30 metri. Per la torre toscana hanno prodotto buoni risultati e, dalla fine dei lavori, sono conservati e sottoposti a manutenzione nell’area dell’Opera Primaziale Pisana.

Il gruppo di esperti nominati dall'amministrazione comunale di Bologna ha avanzato la soluzione di adattarli alla Garisenda dopo aver valutato diverse ipotesi di intervento, in accordo con i progettisti. Dopo l'installazione dei tralicci, si interverrà per migliorare le caratteristiche meccaniche della muratura della base della torre e infine sarà effettuata la messa in tiro dei cavi dei cavalletti di contrasto. Il tiro orizzontale assegnato ai cavi sarà valutato in funzione dei dati del monitoraggio e dell’esito dell’intervento di messa in sicurezza della fase precedente, nell’ottica di ridurre la tensione nelle porzioni maggiormente sollecitate.

A Pisa non si rese mai necessario esercitare il tiro massimo per il quale i tralicci sono stati progettati.