Cronaca

Moira, tre giorni al rave party, poi la morte

La procura di Livorno ha aperto un fascicolo contro ignoti per la morte di Moira Piermarini con l'accusa di morte in conseguenza di altro reato

Moira Piermarini, la trentenne pisana trovata senza vita in un'auto parcheggiata all'interno della ex Trw di Livorno, ha passato tre giorni all'interno del capannone dove si è svolto il rave party, tra musica, droghe e alcol. A dirlo, durante gli interrogatori in questura, due amici che hanno passato gran parte del tempo con la giovane, che per adesso non sono indagati. 

La Procura di Livorno ha aperto un fascicolo a carico di ignoti con l'ipotesi di reato di morte come conseguenza di altro reato e spaccio di stupefacenti.

Intanto la squadra mobile di Livorno sta lavorando per ricostruire le ultime ore di vita di Moira Piermarini, ma per sapere con sicurezza le cause del decesso bisogna attendere i risultati dell'autopsia che verrà effettuata nei prossimi giorni all'ospedale di Cisanello a Pisa. 

Ieri si è riunito il comitato per l'ordine e la sicurezza presso la Prefettura di Livorno. Nell'incontro, richiesto dal sindaco Luca Salvetti, è stato chiesto alla proprietà del capannone della ex Trw di rafforzare la recinzione esterna in modo da evitare che camion e furgoni possano entrare all'interno dell'area e l'installazione di telecamere di videosorveglianza. Tra le altre richieste anche un monitoraggio delle forze dell'ordine.