Cronaca

Ordigno al tribunale, rivendicazione anarchica sul web

"Abbiamo collocato un ordigno esplosivo nella porta di servizio del Tribunale di Pisa", si legge nel documento che esprime solidarietà a Cospito

L'ordigno era stato reso inoffensivo dagli artificieri della polizia

"Abbiamo collocato un ordigno esplosivo nella porta di servizio del Tribunale di Pisa": giunge via web con queste parole la rivendicazione per la bomba artigianale rinvenuta giovedì scorso da un passante fuori dal palazzo di giustizia di Pisa. 

Il documento, in cui si esprime solidarietà all'anarchico Alfredo Cospito detenuto al 41bis e in sciopero della fame, è siglato dal "Gruppo di Solidarietà Rivoluzionaria – Consegne a domicilio Fai/Fri".

"La notte del 21 Febbraio - si legge fra le altre cose nel testo della rivendicazione che è accompagnato da un testo sulla nascita della Fai, la Federazione anarchica informale - abbiamo collocato un ordigno esplosivo nella porta di servizio del Tribunale di Pisa. Non sappiamo se la deflagrazione sia avvenuta, ma ci teniamo a sottolineare che quest’azione assume un’importanza non da poco: abbiamo dimostrato che è possibile avvicinarsi ai palazzi del potere e colpire".

Dopo il rinvenimento, l'ordigno era stato reso inoffensivo dagli artificieri della polizia giunti da Firenze. La miccia, è emerso, era stata accesa ma si era spenta spontaneamente prima di raggiungere il punto di detonazione, un petardo unito a una bottiglia con liquido incendiario.

Sulla vicenda indaga la Digos della questura pisana sotto il coordinamento della procura, e l'attività investigativa si era già rivolta soprattutto alla pista anarchica. I filmati di videosorveglianza del tribunale, tra l'altro, avevano ripreso l'azione di due persone incappucciate.