Cronaca

Psichiatra uccisa, la zia dell'arrestato chiede scusa in tv

La donna ha parlato a una trasmissione televisiva di Rai 1 raccontando del nipote accusato dell'omicidio premeditato della dottoressa

L'ospedale di Santa Chiara a Pisa, dove è avvenuta l'aggressione

Chiede scusa in televisione alla famiglia di Barbara Capovani, parlando alla trasmissione televisiva di Rai 1 Storie Italiane, la zia dell'arrestato per l'omicidio della psichiatra pisana 55enne aggredita a sprangate fuori dal suo reparto e morta dopo alcuni giorni di agonia.

"Certo che chiedo scusa", afferma davanti ai microfoni comparendo con voce e immagine non riconoscibili. 

La donna vive nella stessa frazione viareggina di Torre del Lago in cui l'uomo, 35 anni, è stato arrestato nella notte fra il 22 e il 23 Aprile scorsi. Il 35enne si trova in carcere con l'accusa di omicidio premeditato.

"Vorrei conoscere questi ragazzi", ha la zia detto in lacrime riferendosi ai tre figli della psichiatra uccisa.

La donna racconta di aver visto il nipote 15 giorni prima dell'aggressione mortale: "Passava a prendere il treno - ha detto alle telecamere della trasmissione condotta da Eleonora Daniele - perché lui andava a Lucca, a Pisa, a Napoli, cioè lo lasciavano anche libero".

E ancora su sua sorella, la madre dell'arrestato: "Era il figlio che non voleva vedere mia sorella. Da quando il figlio non stava bene, si era chiusa in se stessa si era allontanata anche da me", racconta.