Cronaca

Roberta Ragusa, un giallo che dura da sei anni

La scomparsa nella notte tra il 12 e il 13 gennaio 2012 poi nel 2016 la condanna a 20 anni del marito Antonio Logli. A marzo il processo d'appello

Il nuovo atto del mistero che avvolge la scomparsa di Roberta Ragusa si concretizzerà il prossimo 15 marzo, quando davanti al giudice si svolgerà il processo d'appello. Antonio Logli, marito di Roberta Ragusa, ha confermato che sarà presente in aula e si è detto certo di essere assolto. 

Ragusa scomparve nel nulla la notte tra il 12 e il 13 gennaio 2012, dopo un litigio con Logli. Aveva appena avuto conferma  del tradimento del marito con l'ex baby sitter dei loro figli. Logli fu subito accusato di omicidio volontario e distruzione del cadavere. Poi, il 21 dicembre del 2016, è stato condannato a 20 anni di reclusione con rito abbreviato. 

Pochi giorni fa Logli è tornato al lavoro come impiegato della polizia locale dopo aver vinto il contenzioso con il Comune di San Giuliano Terme. Dopo i primi sospetti di allontanamento volontario di Roberta Ragusa, gli inquirenti hanno cominciato a sospettare di lui. Logli infatti ha tenuto nascostala relazione extraconiugale e il litigio con la moglie e  anche di avere ordinato all'amante di gettare inun cassonetto i telefonini coi quali si sentivano quotidianamente. Agli investigatori, poi il testimone Loris Gozi ha detto agli investigatori diavere visto Logli in auto la notte prima,in un orario incui lui invece aveva dichiarato di essere andato a dormire.

Dal giorno della scomparsa, sei anni fa, il corpo di Roberta Ragusa non è mai più stato trovato.